Il sistema ‘open source’ del mondo ufficio
Non una soluzione definita ma un processo in divenire. Questo è Workstation il sistema di arredi sviluppato da Mascagni per fornire al progettista uno strumento versatile con un unico obiettivo: rendere migliore il lavoro in ufficio in termini di benessere ed efficienza
Un programma di postazioni di lavoro componibili e modulabili, che si articola su differenti soluzioni per l’arredo dello spazio ufficio: dalle postazioni compatte, con piani multipli e condivisi, agli allestimenti più tradizionali costituiti da postazioni singole che si inseriscono perfettamente anche in ambiente domestico. Parliamo di Workstation, il sistema d’arredo Mascagni concepito come un percorso che accompagna il progettista nella scelta del prodotto ideale, attraverso un’analisi estetica e funzionale innovativa.
“Oggi sempre di più un progetto nasce da una esigenza ragionata di flussi che necessitano un design fatto di modularità e di accessori personalizzati – afferma Alessio De Luca, marketing and research & development consultant di Mascagni –. Un prodotto versatile quindi non è solo costituito da una serie di componenti accessori, ma deve caratterizzarsi anche per le strutture e i contenitori laterali sui quali poggia o che, di volta in volta, divengono arredamento fine a sé stesso. In quest’ottica Workstation, con le sue sette varianti di design, include la libertà di scegliere, di disegnare e di progettare il proprio supporto personalizzato”.
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Un sistema eclettico e personalizzabile
L’esigenza di reinventare un mondo ampiamente conosciuto ha portato il designer del prodotto, l’architetto Pietro Mascagni, a ricercare una soluzione d’arredo che libera il progettista da ogni vincolo. Le strutture di volta in volta mutano da metallo a legno, si inspessiscono i volumi e gli angoli si smussano fino a divenire cilindri, si inclinano, cambiano forma e allo stesso tempo assicurano un uso razionale e congeniale a qualunque layout. “Abbiamo reinventato un modo, non un mondo, lo abbiamo ottimizzato, migliorato e reso più semplice – sottolinea Piero Mascagni –. Consapevoli che la performance di un sistema deriva dalla sua configurabilità, dalla sua accessoristica e dalle sue varianti che devono coprire le necessità oggettive di qualunque progetto. Da questa considerazione nasce il sistema strutturale di Workstation che, pur avendo alcuni componenti di base che rimangono invariati, consente di ‘disegnare’ configurazioni uniche, scegliendo tra diverse tipologie di gambe e tra piani di lavoro squadrati o con gli spigoli arrotondati, interi o segmentati, con top access sagomati o lineari, o con passacavi intuitivi.
Fondamentalmente Workstation è un sistema aperto, un open source del mondo ufficio che permette integrazioni e futuri sviluppi. Anche in considerazione del fatto che le persone hanno e sempre manifesteranno esigenze differenti, conseguentemente alle proprie mansioni, responsabilità e metodi di lavoro”.
Sono i numeri a definire le caratteristiche del programma: 16 finiture del pannello (11 melaminici e 5 legni naturali); 4 spessori di piano scrivania; 8 finiture di cristallo (6 vetri retroverniciati extrachiari, 2 vetri antimpronta); 6 finiture delle strutture (3 verniciati, 1 cromato, 1 satinato, 1 in legno) e 50 diversi accessori tra elettrificazione, cablaggio, privacy, contenitori, piani ausiliari insieme a molto altro ancora.
Il rispetto dell’ambiente
Lo sviluppo del prodotto è ragionato e ottimizzato pensando anche al benessere del pianeta e alla gestione ragionevole delle risorse e dei processi produttivi. La modularità che caratterizza Workstation va dunque letta anche come la necessità di dare una risposta alle esigenze di un mondo che deve assicurare riciclabilità e facilità di movimentazione e di smontaggio. Non solo, Workstation nasce per rispondere alle normative CAM “Criteri minimi ambientali” recentemente promulgati dal Ministero dell’Ambiente alle quali Mascagni ha voluto dare un’immediata risposta, impegnandosi appieno per raggiungere l’obiettivo. Workstation è quindi un prodotto eco friendly anche per il suo modo di essere, oltre che alle sue possibili finiture in legno naturale e melaminici provenienti dall’utilizzo di materiali FSC compatibili.