Digital e Conversational Signage: intrattenere, informare, vendere
Il Digital Signage, potente strumento di marketing e comunicazione, oggi evolve in Conversational Signage, strumento che permette di aprire un dialogo diretto con il fruitore. Le soluzioni Samsung, di cui STIM Tech Group è Platinum Partner, consentono ad aziende e punti vendita di creare nuove opportunità di engagement e, quindi, di vendita
Che si tratti di un punto vendita, di un ufficio, di uno sbarco ascensori, il Digital Signage è un potente e versatile strumento di marketing e comunicazione. Può informare, attraverso la condivisione di mappe, avvisi, contenuti; può intrattenere, con video, spot pubblicitari, grafiche; e, non da ultimo, può fornire un importante supporto alla vendita: basti pensare al largo impiego in contesti retail, dove oggi il Digital Signage diventa Conversational Signage, in una rivoluzione nel dialogo con la clientela.
Ne approfondiamo i contenuti con STIM Tech Group che, in qualità di System Integrator, mantiene viva l’attenzione sulle novità di mercato, trovando sempre nuove strategie per reinventare e ottimizzare ogni tipologia di spazio aziendale.
Il Conversational Signage: un vantaggio per chi vende, un’esperienza migliore per chi acquista
Partiamo dalla teoria: il Conversational Signage è un concetto introdotto per identificare l’evoluzione del Digital Signage classicamente inteso verso una maggiore interazione con l’utente. Il coinvolgimento diretto del fruitore, con call to action, possibilità di scegliere e direzionare la comunicazione, attraverso uno schermo in grado di dialogare con il cliente, amplia notevolmente il target di acquisto, nonché le possibilità per il venditore di organizzare attività e promozioni mirate.
Dei vantaggi dell’utilizzo del Digital Signage si è ampiamente parlato, andando dal risparmio in termini di stampa alla maggiore reattività dello strumento, che offre infinite possibilità da un unico supporto. Il valore aggiunto del Conversational Signage emerge nell’integrazione tra hardware, software e una piattaforma di marketing conversazionale data driven.
La soluzione di Conversational Signage unisce quindi, in sintesi, la capacità del Digital Signage di veicolare messaggi mirati e personalizzati in una User Experience interattiva, sempre più richiesta nello scenario Digital che ormai investe tutti i settori, con l’analisi di dati e KPI.
Un esempio? La possibilità di interagire al di fuori di una vetrina attraverso uno o più display che comunicano con l’utente in via personalizzata adatta alle sue preferenze/gusti, oppure di inquadrare un QR code sul display con il proprio smartphone e di vedere un catalogo prodotti direttamente sulla vetrina.
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Il Digital-Conversational Signage applicato al settore Corporate
Nel Retail, nell’Hospitality e nel settore pubblico il valore del Digital Signage è riconosciuto da tempo, ma quello che notiamo è la sostanziale crescita della domanda nel settore Corporate.
Confrontandosi ogni giorno con le necessità in ambito Signage, STIM Tech Group ha rilevato come alle aziende oggi servono soluzioni che mettano in comunicazione tra loro i membri del personale, in qualunque luogo aziendale, con un altissimo tasso di personalizzazione. Non solo: il Corporate Digital Signage deve centralizzare la distribuzione dei messaggi aziendali, fungendo anche da strumento di formazione efficace, mantenendo la produzione costante.
Un altro esempio? Il concetto di multicanalità che viene applicato anche ai display professionali, la cui capacità di essere naturalmente più dinamici e attrattivi della comunicazione statica è di fatto oggi il mezzo trasmissivo più veloce per HR manager, Facility Manager o Marketing & Communication di entrare in contatto con i propri colleghi. Le bacheche diventano digitali, inserite in luoghi di passaggio strategici, corridoi o area break, e i messaggi scorrono alternati da comunicazione ciclica o sovraimpressione (stile news). Un modo più efficace, sicuramente più della posta elettronica, di arrivare all’interlocutore velocemente.
Inoltre, l’analisi di KPI quantitativi e qualitativi, da tempo al centro delle riflessioni su sostenibilità e ottimizzazione degli spazi aziendali, sta investendo anche l’hardware, e i prodotti Samsung in questo senso sono perfettamente allineati: come accennato, utilizzando soluzioni di Conversation Signage è possibile misurare metriche e dati relativi agli utenti e agli spazi, come affluenze, demografia degli utilizzatori, numero di transazioni, tocchi e aree visitate virtualmente. Insomma, la Business Intelligence del Digital Signage che ci permette di vedere in tempo reale quanto una campagna di comunicazione è realmente efficace.
Emerge qui, nuovamente, l’importanza di un sistema di Communication e Collaboration professionale, con prodotti di qualità software all’altezza, perfettamente integrati e in armonia con il design dell’arredamento dello spazio: è forse superfluo sottolineare qui l’importanza del ruolo del System Integrator in un progetto con le ambizioni sopra affrontate.
Non solo AV e IT: il design al centro del progetto
Lo abbiamo finora lasciato sottinteso: nella progettazione e configurazione di uffici, negozi, spazi di Collaboration, ogni singolo prodotto audio e video deve essere esteticamente armonico. Anche in questo senso, il Digital Signage è una soluzione non invasiva, e che anzi può valorizzare attraverso contenuti e grafiche il design dell’arredamento.
Cornici, dimensioni, finiture possono andare incontro alle esigenze dell’ambiente in cui i monitor sono implementati: la personalizzazione riguarda quindi tanto i contenuti, quanto l’hardware.
In conclusione, le nuove opportunità di engagement che il Digital e il Conversational Signage creano potranno cambiare radicalmente la User Experience: le proiezioni di crescita per il 2024 emerse al Digital Signage Summit Europe tenutosi a luglio rimangono positive, posizionando il mercato Signage tra i primi su cui le aziende punteranno.