L’ufficio diffuso nell’era del lavoro ibrido
Una tavola rotonda Soiel International
Prosegue il reportage delle tavole rotonde organizzate da Soiel International per attivare un confronto con il mercato ICT sul ruolo delle tecnologie che abilitano nuove modalità lavorative.
Punto di partenza del dibattito lo smart working, promosso a (quasi) pieni voti da datori di lavoro e lavoratori. Questo quanto emerge anche da recenti studi di Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche. Per il 66% dei datori di lavoro incrementa la produttività e consente il risparmio dei costi di gestione degli spazi fisici, in particolare per le piccole imprese.
Non solo, per il 72% dei datori di lavoro lo smart working aumenta il benessere organizzativo e migliora l’equilibrio vita-lavoro dei dipendenti.
Sul versante dei lavoratori, invece, è il miglioramento della qualità della vita a essere particolarmente apprezzato. Per l’80% migliora l’organizzazione e la gestione degli impegni privati-familiari, per il 72% favorisce una maggiore autonomia rispetto a metodi, orari, ritmi, e luoghi di lavoro e, soprattutto, il risparmio di tempo negli spostamenti (90%). Non mancano le criticità: isolamento e difficoltà nelle relazioni con i colleghi sono le maggiori sia per le imprese che per i lavoratori. “Bisogna evitare di riportare indietro le lancette dell’orologio”, ha affermato Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp. “Se con la pandemia il lavoro agile ha permesso la salvaguardia di molti posti di lavoro, adesso bisogna puntare a migliorarne i processi produttivi continuando a favorire la digitalizzazione”.
.
.
.
Dal lavoro agile non si potrà fare a meno
Emanuele Lazzarini, sales manager, Variazioni
Il cambiamento a cui assistiamo è epocale. La scala dei valori e le priorità delle persone sono state sconvolte dalla pandemia e oggi le aziende si trovano di fronte a sollecitazioni ed esigenze molto diverse. Le generazioni più giovani, anche a causa dell’incertezza del contesto e delle prospettive per il futuro, sono meno disposte a sacrificare il proprio tempo sull’altare del lavoro e cercano di perseguire un equilibrio migliore tra vita personale e professionale.
Queste tendenze interrogano nel profondo le organizzazioni rispetto all’efficacia delle tradizionali leve di ingaggio e richiedono un approccio molto orientato all’ascolto. La flessibilità diventa ingrediente fondamentale per garantire che ciascun lavoratore, con le proprie differenze, possa trovare un proprio personale equilibrio che generi soddisfazione ed engagement.
In questo quadro, anche l’ufficio cambia, diventando sempre più un luogo di transito, di relazione e socialità, estraneo a vincoli impositivi.
Una recente indagine dell’Ufficio Studi di Variazioni ha evidenziato che il lavoro agile è una scelta dalla quale non si torna indietro. Sono oltre il 90% le imprese che intendono adottarlo a livello strutturale e 5 su 10 lo hanno già fatto. Rispetto a prima dell’emergenza pandemica, il numero di aziende dotate di un accordo complessivo che regolamenta l’adozione del lavoro agile, è raddoppiato. Se prima lo smart working coinvolgeva solo una parte dei lavoratori, ora sempre più spesso riguarda tutti i lavoratori eleggibili e dalle quattro giornate medie al mese del 2019 siamo passati a 2,3 giorni medi alla settimana. Ma solo il 15% di queste Policy sono state adottate con un processo realmente partecipativo basato sull’ascolto e l’analisi dei bisogni delle persone.
l vantaggi di un approccio ibrido
Paolo Grassi, territory account manager Enterprise & Data Center Infrastructure BU, Atlona
Le problematicità che si incontrano nell’approcciare il mercato sono legate alla difficoltà nel far comprendere ai vari attori, soprattutto ai costruttori e ai general contractor, il concetto di trasformazione digitale. Molte organizzazioni stanno adottando un approccio ibrido per riportare i dipendenti alcuni giorni in ufficio. Questo approccio ibrido è visto come un vantaggio per tutti: i dipendenti raccoglieranno i benefici della collaborazione in presenza con i colleghi, con un’esposizione alla cultura aziendale, riducendo al contempo i tempi e le spese di pendolarismo e godendo di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. Relativamente agli spazi di lavoro, una recente indagine condotta da IDG per Panduit, l’80% degli intervistati ha dichiarato di avere in programma di ampliare i propri uffici, con il 70% che prevede di aggiungere spazi di collaborazione e il 71% che prevede di ampliare le sale riunioni esistenti per supportare la prevista attenzione quando i dipendenti sono in ufficio. Questi cambiamenti dovrebbero creare un ambiente favorevole alla collaborazione e allo sviluppo della cultura aziendale, creando allo stesso tempo un ambiente in cui i dipendenti gradiscano lavorare. Le tecnologie e le applicazioni che l’infrastruttura deve supportare nell’ufficio ripensato sono dunque: spazi di collaborazione, digital signage, connettività wireless, power over ethernet e ottimizzazione degli spazi.
Serve una nuova mentalità
Alessandro Barbesta, head of distribution & commercial channel, Acer
Per operare nell’attuale contesto è opportuno da parte di tutti gli attori del mercato un cambio di mentalità, che non è facile soprattutto da parte delle PMI che si trovano contemporaneamente ad affrontare le sfide del cloud computing e dello smart working. Attraverso questi due strumenti le aziende mirano ad aumentare la produttività, risultato che si può raggiungere con l’implementazione di processi nuovi e innovativi.
Non bisogna confondere lo smart working con il remote working. L’auspicio è che i manager si adoperino maggiormente per infondere fiducia oltre che spirito di iniziativa nei dipendenti. Senza la fiducia. La tecnologia deve essere di supporto all’utente in questa nuova modalità di lavoro. Come produttori, siamo convinti che il notebook sia e resterà il dispositivo fondamentale per la digitalizzazione aziendale.
Un altro tema riguarda l’ufficio ergonomico. Bisogna attivarsi per avere spazi in ufficio e home office che rispondano a questo requisito. Anche la scuola deve attivarsi in tal senso, benché gli spazi siano limitati e l’obiettivo di avere un dispositivo per ogni studente sia purtroppo ancora lontano.
Prima le persone poi i processi
Dino Besozzi, innovation manager, Durante
L’ufficio di oggi va oltre i desk e gli schemi organizzativi tradizionali perché, grazie alle nuove tecnologie, nascono nuovi paradigmi operativi nei quali le connessioni tra le persone sono sempre più avanzate. Innovazioni che dovranno essere prese in considerazione nella progettazione dei nuovi spazi di lavoro e abitativi.
In prima battuta bisogna preoccuparsi delle persone, perché i dipendenti motivati sono un asset strategico per qualsiasi organizzazione. In questo senso il design degli spazi riveste grande importanza perché è uno degli elementi che contribuiscono al benessere della persona. Non solo, predisporre spazi e strumenti che permettono a generazioni diverse di interagire in modo inclusivo ha tra i vantaggi un trasferimento di know how più rapido ed efficace. In futuro anche il metaverso potrà dare un apporto. Un altro tema è quello della produttività che oggi può essere misurata in modo obbiettivo con strumenti informatici e soprattutto si può supportare con nuove soluzioni di collaborazione e di monitoraggio.
Queste sono le sfide rivolte a noi partner/fornitori, l’auspicio è un coinvolgimento maggiore nella trasformazione aziendale per evitare un confronto giocato unicamente su trattative di prezzo.
Approccio integrato
e più wellness
Simone D’Ambrosio, responsabile commerciale, Intermark Sistemi
Siamo convinti della necessità di un approccio integrato che consenta di generare risultati tangibili per tutti gli stakeholder. All’interno della catena del valore ci poniamo come interfaccia propositiva di soluzioni, in modo che la definizione dei budget per il digitale risulti più appropriata e più mirata. Ritengo non sia stata ancora raggiunta l’eccellenza nell’implementazione delle tecnologie ‘smart’.
Un altro tema meritevole di attenzione è il benessere della persona, in tal senso ad esempio l’acustica, sia attiva che passiva, è un elemento fondamentale per il successo della collaborazione ibrida. Vi è poi l’enorme patrimonio di dati raccolti sull’utilizzo delle tecnologie e degli spazi lavorativi, un patrimonio che va gestito con software appropriati che li traducono in informazioni di valore aziendale.
Gli aspetti tecnologici andrebbero osservati dalla duplice prospettiva: quella dell’utenza che ne fa uso e dell’efficienza aziendale. Per questo la tecnologia resta un argomento multidisciplinare, che deve coinvolgere nelle decisioni i diversi attori interessati: le risorse umane, i responsabili IT e i facility manager.
Il valore dell’employee
experience
Luba Manolova, direttore business group Modern Work, Microsoft
Persone, luoghi e processi sono gli ambiti cruciali di cambiamento: la produttività non è più legata a un ambiente di lavoro fisso, ma dipende dalle attività ed esigenze di ognuno di noi da indirizzare con un approccio flessibile, ma basato su obiettivi e quindi misurabile. Con la possibilità di lavorare in modalità ibrida gli uffici stanno cambiando la propria funzione di utilizzo, trasformandosi in veri e propri tool di lavoro, dove la collaborazione e la socializzazione trovano la massima espressione. Così è stato anche con la nostra sede a Milano ancora prima della pandemia che ci ha permesso di sperimentare questi nuovi modelli, evolvere il disegno organizzativo ma anche la nostra tecnologia per consolidare la modalità di ingaggio e coinvolgimento dei dipendenti. Il digitale poi è il tessuto che lega e connette le persone all’interno dell’organizzazione e le aiuta ad interagire con l’esterno, consente loro di esprimere al meglio il proprio potenziale con il supporto delle tecnologie in qualsiasi luogo, contesto e fuso orario, con grande attenzione alla sicurezza, alla privacy e con una logica di affidabilità diffusa.
Con questa progressiva smaterializzazione dei luoghi e l’ibridazione tra fisico e digitale sarà necessario avere leader più empatici e la comunicazione sarà centrale per tessere una trama efficace di rapporti personali che permetta a ogni dipendente di dialogare con tutti i colleghi; ridurre la distanza non solo spaziale ma anche organizzativa è necessario per accorciare i tempi dei processi e per evitare l’indebolimento dei rapporti personali. Inoltre, gli spazi di collaborazione digitale e ibridi aumenteranno la flessibilità e inclusione di tutte le popolazioni e funzioni aziendali grazie a strumenti tecnologici sempre più efficaci, accessibili e immersivi.
Il ruolo dell’integrazione
di sistemi
Stefano Marazzi, Ceo, STIM
Nella realizzazione di uno smart office bisogna creare un ambiente di lavoro efficiente, collaborativo, basato su piattaforme che permettano di guardare al giusto bilanciamento tra vita lavorativa e il life style del lavoratore. Le soluzioni adottate devono assicurare la migliore user experience, garantendo usabilità e semplicità nell’accesso agli asset aziendali, senza dimenticare il fattore sicurezza.
In questo contesto l’integrazione dei sistemi gioca un ruolo fondamentale. Puntiamo a dare risposte alle aziende che vogliono trasformare la comunicazione aziendale e migliorare e semplificare i rapporti tra dipendenti anche e soprattutto dal punto di vista della security e facendoli lavorare in modo indipendente dal luogo fisico in cui si trovano.
Siamo passati in pochi anni da realtà aziendali fondate su computer e lan a un mondo integrato su diversi cloud in cui gli utenti utilizzano indifferentemente PC, smartphone e tablet.
Oggi la realtà si basa su connessione a banda larga e cloud, lavoro agile e distribuito. Sarà sempre più importante, per accelerare il business, attrarre risorse e snellire le modalità di lavoro, ovvero sempre più luoghi non convenzionali, strumenti leggeri (si pensi al cloud PC) e risorse sempre disponibili, non importa dove si trovino.
La semplicità è il vero mantra
Luca Vitali, architect-Unified Communication& Cooperation, ACS
È finito il tempo dell’IT manager con mero ruolo operativo e di supporto tecnico ed è iniziato quello che genera valore per il business dedicandosi alla digitalizzazione dei processi. Quello dell’ufficio ibrido è ormai un paradigma affermato che ha comportato e richiederà ancora a lungo degli sforzi per il suo adattamento alle diverse realtà imprenditoriali. Si è passati da un ecosistema basato sui server a uno strutturato sui device. Ma ancora non si è fatto abbastanza per l’utente finale che va messo al centro. Ciò implica la dismissione dei tradizionali centralini telefonici, ancora molto diffusi, e l’adozione di soluzioni di Unified Communication&Collaboration. In fase di rinnovamento la semplicità rappresenta il vero mantra. È inoltre opportuna una maggiore consapevolezza sulle risorse in dotazione, spesso non utilizzate in modo adeguato. Ricorrendo anche a stimoli per fare tornare le persone in ufficio. Infondere spirito imprenditoriale è molto utile.
Un esempio di soluzione ACS è il desktop virtuale gestito: si tratta di uno spazio di lavoro in cloud che prende il posto dell’infrastruttura informatica presente in loco nell’ azienda.
Tecnologie per il coinvolgimento e la collaborazione
Stefano Pivetta, principal GTM Practice Intelligent Practice Workplace & CX, NTT
Gli uffici diventano una calamita per tutti i satelliti che gravitano attorno alle nuove modalità fluide, diventando un punto di riferimento flessibile che, oggi, può essere aperto, trasferito e ridimensionato facilmente grazie alla disponibilità delle tecnologie cloud e alla possibilità di fornire soluzioni voce e video in assenza di hardware specifico presso le sedi dei clienti. E se è importante considerare che ogni azienda è diversa per business, missione e valori e attrae persone differenti, stabilendo rapporti diversi, diventa fondamentale attuare un patto tra azienda e collaboratore che garantisca il raggiungimento dello scopo comune, non solo di business ma anche di benessere e di soddisfazione. Si tratta di un cambio di mentalità che deve essere esteso e abbracciato da tutti gli stakeholder e prevede la predisposizione di ambienti lavorativi in funzione di come contribuiranno alla produttività, al consolidamento del brand, alla sostenibilità, alla sicurezza e al benessere dei dipendenti. Questo senza sottovalutare l’importanza delle interazioni sociali fisiche fondamentali per stimolare il coinvolgimento, il confronto, la collaborazione e la crescita professionale.
Capire, quindi, quali sono le migliori strategie di workplace e smart working da attuare è il frutto di un’attenta analisi che si concretizza attraverso la trasformazione dei processi operativi e organizzativi e la riprogettazione degli ambienti di lavoro che meglio sposano la tipologia aziendale e il settore in cui opera.
Ottimizzare gli spazi
Luca Zaffanella, account & marketing manager, EIZO
Indipendentemente che si lavori da casa o in ufficio, le esigenze in termini di prestazioni lavorative rimangono le stesse. In questo quadro i monitor sono chiamati a svolgere un ruolo importante.
In questo scenario di cambiamento siccome le tecnologie abbondano occorre operare delle scelte valide per costruire al meglio i nuovi spazi di lavoro. Sarà in prospettiva richiesto anche un cambio di mentalità per quanto riguarda l’ambito domestico, per riservare alla componente lavorativa uno spazio adeguato, come sta avvenendo ormai da qualche tempo nelle aziende. Occorreranno spazi funzionali anche per aspetti legati alla salute, con una divisione netta tra ambiente domestico e quello lavorativo. Anche motivazioni ergonomiche suggeriscono di andare in questa direzione.
Lo smart working non verrà meno con l’attenuarsi della pandemia e, se ben progettato e gestito, porterà le imprese verso la modernizzazione del paradigma di lavoro, con più produttività ed efficienza. Ma è fondamentale che il benessere individuale venga sempre preservato, pur all’interno di dinamiche ancora tutte da scoprire.
La flessibilità innanzitutto
Stefania Maccalli, office print sales supervisor, Epson
Il mondo sta cambiando velocemente. Oggi più che mai, la domanda di sostenibilità e di produttività sta ridefinendo ciò che aziende e singoli individui si aspettano dalla tecnologia e dall’ambiente circostante.
L’ufficio, che si è improvvisamente ridisegnato sulla spinta dell’emergenza, si è trasformato per forme e dimensioni, sino ad assumere caratteristiche che sembrano destinate a permanere e consolidarsi in futuro. Abituati al lavoro in sede, alla condivisione cartacea di documenti tra colleghi, nonostante l’ascesa del digitale, il passaggio al lavoro da casa ha, per forza di cose, cambiato molti degli approcci tradizionali alle attività quotidiane, comprese quelle di stampa. Dovendo quindi assicurare sul lungo periodo caratteristiche di adattabilità che si traducono in strumenti tali da consentire di svolgere le proprie mansioni da qualsiasi luogo e in qualunque momento, Epson ha riconfigurato progressivamente la sua concezione di spazio di lavoro.
In questo quadro, la vision di Epson per la ridefinizione di un nuovo ufficio si concretizza in una serie di principi chiave: attenzione alla sostenibilità ambientale e riciclo delle risorse; delocalizzazione senza rinunciare all’efficienza nei costi; aumento dell’autonomia delle stampanti e conseguente crescita della produttività.
Il ruolo del cloud
Edoardo Accenti, country manager, HPE Aruba Networks
Le infrastrutture tecnologiche devono rispondere alle esigenze emerse in tempi recenti. Le soluzioni sono diverse perché i bisogni variano da azienda ad azienda, ma in ogni caso devono essere flessibili e aperte ai nuovi sviluppi nonché in grado di interagire con tutto l’ecosistema dei servizi. La sicurezza, in un contesto ibrido, diventa una sfida esponenziale, da valutare secondo una logica zero trust. Intelligenza Artificiale e cloud devono venire incontro alle esperienze d’uso degli utenti. Tutto questo presuppone una notevole capacità di ascolto e di attenzione all’interazione a monte della progettazione. I nostri interlocutori ci chiedono una postazione prima logica e poi fisica, e questo è di certo un trend positivo. Si tende ancora a separare lavoro di casa e di ufficio quando invece l’idea che sottende il termine smart deve essere sempre la stessa. Inoltre, il controllo sui dipendenti non va visto nella sua accezione negativa, ma in termini di accountability.
Lo scouting intelligente premia
Walter Amorese, sales manager, Impianti
L’ottimizzazione del lavoro e la riduzione dei costi sono due importanti obiettivi per i nostri clienti. L’implementazione della tecnologia acquista grande rilevanza così come il rispetto dei parametri di flessibilità e semplicità (penso per esempio al plug in). Aggiungo poi la qualità dei prodotti. Nel cercare soluzioni che rispondano alle caratteristiche appena elencate le strutture IT delle aziende sono molto impegnate, quasi stressate. In particolare, si mira al rafforzamento del concetto di facilità, anche in un’ottica di lavoro da remoto.
È in atto un’evoluzione tecnologica dei prodotti molto veloce. Quindi il loro lavoro di System Integrator è anche finalizzato a tenere costantemente aggiornati sia i partner che i clienti.
L’Italia è un mercato piuttosto conservatore e la tendenza al mantenimento delle tecnologie in essere è difficile da scardinare. Per questo motivo collaboriamo con gli studi di progettazione, per la ricerca di soluzioni innovative per i clienti. Una tendenza questa che vedo in espansione.
Il centralino nel cloud
Antonella Cascio, head of marketing, NFON
NFON si occupa di telefonia in cloud da quando il tema era ancora inesplorato. Ancora oggi, quando si parla di centralino lo troviamo associato alla figura della receptionist, mentre sappiamo bene che questo strumento di comunicazione aziendale rappresenta molto di più. Abbiamo visto come la soluzione Cloudya, la nostra prima applicazione, permettesse di spostare il proprio numero di telefono dalla postazione fissa a una soluzione del tutto digitale in cloud, da qualsiasi dispositivo a fronte del pagamento di un canone.
Le aziende lavorano da tempo su queste tecnologie, spesso le hanno in casa ma non le utilizzano in modo appropriato. Con la diffusione dello smart working è diventata fondamentale la integrazione dei device e di implementazioni che rispettino i criteri di semplicità e usability. Le aziende, sono focalizzate sui costi, ma spesso non conoscono le soluzioni che il mercato offre loro per contenerli. Con i sistemi di telefonia cloud, l’hardware telefonico tradizionale diventa superfluo. I dispositivi possono essere configurati molto più facilmente, e non è necessaria nessuna manutenzione del sistema. Inoltre, la telefonia cloud offre totale flessibilità e scalabilità per modulare mensilmente il numero di utenti, aumentandolo o diminuendolo a seconda delle esigenze dell’attività.
Più collaborazione in sale riunioni
Marilena Marrese, sales, Elisa Videra
Oggi le persone stanno tornando in ufficio e la differenza più importante, rispetto ai modelli di riunione pre-pandemia, è che quasi tutte le riunioni che si svolgono in un ambiente d’ufficio hanno partecipanti collegati da remoto. Ciò significa che ogni riunione di persona è anche una riunione video. Ciò solleva la seconda sfida, assicurarsi che tutte le sale riunioni dell’ufficio soddisfino i nuovi requisiti e siano in grado di fornire agli utenti finali un’esperienza in linea con la loro esperienza personale di videoconferenza.
Supportiamo le organizzazioni a gestire la trasformazione dei loro uffici fornendo ai clienti il giusto tipo di soluzioni e servizi di collaborazione, necessari per garantire che i dipendenti rimangano connessi e coinvolti. Aiutiamo i leader aziendali a immaginare, pianificare e progettare spazi di lavoro funzionali e inclusivi, dotandoli di strumenti di comunicazione video che consentano ai dipendenti di portare le loro migliori competenze in ogni incontro.
Spazi di lavoro intelligenti
Leonardo Grosso, Ceo Clebex Italia
Quello della talent retention è un tema centrale per le organizzazioni che devono mettere in campo tutto il loro potere di attrazione per non perderli. Ecco perché lo smart working va visto anche nell’ottica di favorire le persone, adattando per quanto possibile i processi alle nuove modalità di lavoro. La funzione di HR deve pertanto ripensare il suo ruolo e sviluppare principi di flessibilità ignorati in passato. Una visione olistica è quanto di meglio si possa pensare, già fin dalla riprogettazione degli spazi.
Per la gestione di queste modalità ibride del lavoro, Clebex fornisce software di gestione che consentono dalla scelta da parte del dipendente del luogo da dove lavorare alla misurazione dell’occupazione degli spazi, sino alla gestione del distanziamento sociale o dei visitatori. Vengono presi in considerazione anche la gestione dei parcheggi aziendali e la gestione di badge elettronici (dipendenti, ospiti, stagisti, consulenti, impresa di pulizia), con l’apertura dei varchi secondo le regole scelte. O ancora la gestione degli asset aziendali e tecniche di risparmio energetico basate su intelligenza artificiale. Inoltre, i dati forniti dal software aiutano i facility manager a prendere decisioni ponderate sulla gestione degli edifici, grazie a dati elaborati con strumenti IA-based e algoritmi evoluti.
L’integrazione del mondo digitale nei processi aziendali
Marco Scuri, product manager, Konica Minolta
Il problema non è la tecnologia ma la sua velocità di adozione che va a rilento perché i processi aziendali non sono allineati. Mancano soprattutto processi strutturati e agili, anche se al riguardo occorre distinguere tra grandi e piccole realtà. Le grandi aziende sono più strutturate per necessità e quindi predisposte a gestire progetti digitali, mentre le piccole sfruttano la tecnologia per mettere ordine e costruire processi prima assenti. Anche i budget sono spesso il frutto di un serrato confronto tra funzioni aziendali che non sempre favorisce l’integrazione dei processi e il dialogo tra applicazioni diverse, che sono invece obiettivi irrinunciabili. I Kpi sono fondamentali per individuare le aree di miglioramento, identificando colli di bottiglia nei processi aziendali che prima del digitale sarebbe stato difficile monitorare.
Uno dei prodotti a catalogo di Konica è Digital Easy, pensato per facilitare la digitalizzazione dei processi aziendali. Il nome stesso indica la facilità d’uso e l’integrazione del mondo digitale con i processi aziendali. Le soluzioni proposte sono dei “pacchetti” già pronti all’uso per le aziende che vogliono adottarli. Soluzioni quali Expense, Sign Book, Archive e Contract permettono la digitalizzazione di tutti i processi aziendali che ancora, in svariate realtà aziendali, usano il mezzo della carta stampata, creando processi articolati e poco fluidi.
Meglio se open source
Olga Ponomareva, responsabile delle vendite, Onlyoffice
L’avvento delle suite per la produttività in ufficio ha trasformato il terreno delle comunicazioni aziendali nell’ultimo decennio. Oltre a semplificare le connessioni tra i membri del team, ha fatto risparmiare tempo e risorse. Può sembrare sorprendente, non sono molte le società che si occupano di sviluppo di software online per uffici, tra queste i colossi Microsoft e Google e alcuni sviluppatori locali dell’Asia.
A differenza dei giganti della tecnologia, Onlyoffice non rende i clienti attaccati al suo ecosistema collaborativo. L’azienda fornisce gli utenti la possibilità di integrare gli editor online all’interno di infrastruttura IT già esistente. Il codice open source aiuta a distribuire il software più velocemente e a ottenere la fiducia degli utenti.
Sinergia tra gli attori
coinvolti nel processo
di trasformazione
Mattia Piatti, country manager, Bachmann
L’organizzazione, l’utilizzo di edifici e spazi di lavoro sono in fase di riprogettazione a seguito dell’affermarsi di nuovi concetti di lavoro, quali il Lavoro agile e lo Smart Office. Le politiche sullo smart working stanno, infatti, creando nuove sfide sia dal punto di vista gestionale delle risorse umane, sia dal punto di vista di infrastruttura tecnologica. Pertanto è necessario lavorare in stretta sinergia con tutti gli attori coinvolti nel processo di trasformazione, solo così i sistemi per la gestione del lavoro agile vengono meglio recepiti.
Il nostro modello di lavoro assegna molta autonomia ai dipendenti: la politica dello smart working è implementata in tutte le sedi del gruppo e si lavora per obiettivi.
Per la gestione intelligente delle postazioni proponiamo il sistema “iotspot” che con l’aiuto di una app intuitiva permette al dipendente di prenotare ed essere guidato verso la postazione di lavoro. Da un simile strumento il Facility Management può ottenere, nel rispetto della privacy, i dati e un’analisi sull’utilizzo delle postazioni di lavoro in modo da poter ottimizzare i costi.
Agli architetti suggerisco di dare la maggiore flessibilità possibile agli spazi di lavoro che riguardano i nuovi progetti, così come è necessario tenere in maggiore considerazione questa esigenza nella rigenerazione urbana, valutando attentamente anche architetture nuove”.
Dal BYOD al BYOM
Salvatore Riontino, country manager, Barco
Nell’attuale contesto operativo è molto importante dotarsi delle tecnologie adeguate per assicurare il giusto supporto al lavoro d’ufficio, accelerare i processi decisionale, ispirarsi ai concetti di equità e di inclusione e fare largo uso della leva della formazione.
In Barco puntiamo da tempo su due approcci, proponendo soluzioni che abilitino sia il concetto di BYOD, Bring Your Own Device, sia quello di BYOM, Bring Your Own Meeting che ruota attorno alla possibilità di scegliere il software di videocomunicazione preferito e portarlo con sè. La possibilità di utilizzare il software più adatto alle proprie esigenze unita al concetto di BYOD semplifica di molto l’esperienza delle riunioni a distanza e fa risparmiare molto tempo: bastano 7 secondi per essere attivi, senza dover connettere cavi o agire sulla configurazione del software. Non solo: chi si connette da remoto potrà sentirsi pienamente coinvolto del meeting, dal momento che visualizzerà tutti i contenuti condivisi e potrà prendere parte attivamente all’incontro.
Le aziende protagoniste della giornata
Acer è specializzata nella progettazione e nello sviluppo di personal computer, dispositivi e soluzioni tecnologiche per individui, organizzazioni e imprese, con un’offerta sia per il settore aziendale e pubblico, sia per il mondo consumer.
ACS affianca i propri clienti nel loro di trasformazione digitale. Le soluzioni offerte dal Gruppo comprendono gli ambiti tecnologici del Workplace & Collaboration, Datacenter Infrastructure & Cloud, Security & Networking, Digital Signage e Print Solutions (per ACS Data Systems), lo sviluppo di Software per aziende (Infominds & Infocloud) e soluzioni internet con la Web Agency altoatesina (Consisto).
Atlona acquisita nel gennaio 2019 da Panduit, progetta e sviluppa prodotti AV e IT per una vasta gamma di applicazioni commerciali e residenziali, per l’istruzione, le imprese, la pubblica amministrazione, l’intrattenimento e la sanità. Le categorie di prodotti includono AV in rete, distribuzione del segnale, collaborazione wireless e automazione dei sistemi AV.
Bachmann è riconosciuto come fornitore premium di prese di design, PDU intelligenti e soluzioni digitali. Al suo interno la tecnologia deve garantire il benessere dei dipendenti e quindi dei clienti.
Barco sviluppa soluzioni di visualizzazione in rete per i mercati dell’intrattenimento, delle imprese e della sanità. Le sue soluzioni promuovono la condivisione delle conoscenze e il processo decisionale intelligente nelle organizzazioni e aiutano gli ospedali a fornire ai propri pazienti la migliore assistenza sanitaria.
Clebex ha sviluppato il software di gestione del workspace per permettere ai dipendenti di avere gli strumenti giusti per gestire facilmente la loro giornata di lavoro flessibile, ai direttori HR di avere la sicurezza di riuscire ad implementare i processi aziendali impostati, e ai facility manager di gestire l’edificio, con particolare attenzione al risparmio energetico.
Durante opera nell’ambito ICT con un’identità orientata al Modern Workspace, con un approccio capace di integrare la flessibilità del mondo IT e l’affidabilità del mondo TLC. Ha sviluppato competenze consulenziali in ambito di Collaboration e Communication aziendali mirate ad aumentare le performance aziendali attraverso la riorganizzazione dei flussi di lavoro e dei sistemi di infrastruttura garantendo un veloce ritorno degli investimenti.
EIZO si presenta sul mercato internazionale con una gamma completa di monitor per trading room, uffici, centri ospedalieri, controllo del traffico aereo e design grafico.
Elisa Videra aiuta le aziende internazionali ad accelerare la loro trasformazione digitale attraverso soluzioni di comunicazione virtuale interoperabili, sicure e attive. Un team di esperti supporta i clienti con strumenti di gestione e monitoraggio remoti, consentendo alle aziende di concentrarsi sul proprio core business.
Epson Italia è la filiale commerciale del Gruppo Seiko Epson Corporation con sede in Giappone. Presente sul territorio italiano dal 1987 e svolge attività di vendita e assistenza. L’azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni attraverso innovazioni nella stampa a casa e in ufficio, nella stampa commerciale e industriale, nella produzione, nella grafica e nello stile di vita.
Hpe Aruba propone la piattaforma cloud-native Aruba Esp (Edge Services Platform) come architettura cloud-native per accelerare la trasformazione digitale aziendale. L’architettura comprende gli strumenti che servono per la gestione automatizzata della rete, la sicurezza dall’edge al cloud, la valorizzazione delle informazioni analizzate dall’AI in prospettiva predittiva.
Impianti system integrator attivo nei settori ICT (Information Communication Technology) & Audio/Video. seleziona brand e tecnologie emergenti con cui progetta e realizza soluzioni innovative offrendo servizi professionali mediante una propria struttura commerciale e tecnica specializzata. Il modello di offering della società è versatile essendo in grado di fornire sia soluzioni «tailor-made» sia forniturenell’ambito Tender Pubblici & Privati.
Intermark Sistemi è un distributore, con sedi a Roma e Milano, che sviluppa soluzioni integrate audio-video-luci-controllo per i mercati corporate, per il settore universitario, per la pubblica amministrazione e per il settore hospitality. Le soluzioni spaziano su sei macrosettori: collaborazione ibrida, edifici intelligenti, illuminazione connessa, audio professionale, sale controllo e soluzioni architetturali.
Microsoft è una delle più grandi produttrici di software al mondo per fatturato, e anche una delle più grandi aziende per capitalizzazione azionaria; attualmente sviluppa, produce, supporta e vende, o concede in licenza, computer software, elettronica di consumo, personal computer e servizi.
NTT parte di NTT DATA, pone le basi per l’ecosistema di rete edge-to-cloud delle aziende, semplificando la complessità dei carichi di lavoro in ambienti multicloud e innovando gli ambienti IT dove convergono reti, cloud e applicazioni.
Konica Minolta è un partner tecnologico al fianco delle aziende. Un hub di prodotti e servizi che coprono tutte le esigenze documentali e informatiche dei clienti.
NFON punta sulla telefonia in cloud abbandonando la vecchia concezione di centralino telefonico. La proposta dell’azienda si è arricchita nel tempo ed è oggi in grado di intercettare anche i bisogni reali del mercato italiano sui temi della comunicazione aziendale unificata.
Onlyoffice, di Ascensio System SIA offre una suite per ufficio che include gli editor online per creare, modificare in collaborazione e condividere documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni e moduli compilabili, compatibili con i file di formati Microsoft Office e OpenDocument.
Stim Tech Group fornisce servizi e soluzioni in ambito ICT mettendo a disposizione dei clienti competenze tecnologiche per tradurre l’innovazione in opportunità di business. La mission è la creazione di valore attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative e di eccellenza, partnership mirate con primari player del mercato e l’impiego di specialisti certificati in ambito tecnologico e di metodo.
Variazioni è una società di consulenza nata nel 2009 per affiancare imprese e enti pubblici nella ricerca e nello sviluppo di percorsi di innovazione organizzativa. Mette fattor comune la pluriennale esperienza dello staff in progetti di conciliazione vita-lavoro, lavoro agile, welfare aziendale, leave management e formazione manageriale.