Molto più di un pavimento sopraelevato
Sicurezza sismica, climatizzazione radiante e illuminazione integrata, sono alcuni dei temi esplorati da Newfloor nella progettazione e realizzazione di pavimenti sopraelevati per rispondere alle nuove istanze del mercato
Il servizio di affiancamento del cliente ha permesso a Newfloor di raccogliere utili spunti per la ricerca e sviluppo di nuove soluzioni di pavimenti sopraelevati e per incrementare le prestazioni di prodotti esistenti.
“La stretta collaborazione con i clienti nelle varie fasi del progetto, ci ha permesso di andare oltre la produzione del pavimento sopraelevato in cui è specializzata la nostra realtà, con lo sviluppo di soluzioni studiate ad hoc per risolvere problematiche specifiche” afferma Chiara Matterazzo, amministratore delegato di Newfloor. “Come è accaduto nel corso dell’ultimo anno quando, nella realizzazione di un cantiere di 17.000 mq, la nostra azienda si è confrontata su un tema che in Italia viene affrontato in modo ancora incompleto: il comportamento del pavimento sopraelevato durante gli eventi sismici”.
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Nello specifico, Newfloor ha focalizzato le proprie ricerche in ambito sismico attraverso l’utilizzo di S-Lock System AS, struttura autocentrante che guida al corretto posizionamento dei pannelli. La particolare forma della guarnizione polimerica è infatti dotata, sui quattro angoli, di punte tronco-coniche perfettamente alloggiabili nei fori presenti nel margine inferiore del pannello.
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“La stabilità intrinseca del sistema S-Lock System AS ha permesso di eseguire test su tavola vibrante presso Eucentre, Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica con sede a Pavia – sottolinea Chiara Matterazzo –. La prova è stata suddivisa in più configurazioni di carico in relazione alle sollecitazioni a cui potrebbe essere sottoposto un pavimento sopraelevato durante un evento sismico. I risultati ottenuti affermano che S-Lock System AS resiste a eventi sismici registrabili su metà del territorio italiano”.
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Ricerca e sviluppo da sempre accompagnano Newfloor nello studio di nuovi sistemi. L’ultima innovazione che ha arricchito il portfolio dell’azienda è Radiafloor C, il sistema di riscaldamento radiante integrato al pavimento sopraelevato che impiega come resistore la fibra di carbonio. I moduli sono costituiti superiormente da un pannello X-floor – composto da anima strutturale inerte monolitica omogenea, atta a garantire elevata resistenza ai carichi ed elasticità, con rete in fibra di vetro nel mezzo e rivestimento superiore in gres ceramico – al quale viene incollato inferiormente, tramite un silicato, il modulo radiante Radiafloor C. Si ottiene così un sistema di riscaldamento radiante elettrico isolato dal fondo da un materiale riflettente e da un estruso ad alta densità, e rivestito da un box di alluminio di dimensione 51x51cm, con spessore totale di 4 cm. Tra i vantaggi di questo sistema radiante troviamo: tempi rapidi di accensione e spegnimento, adattabilità per ambienti interni ed esterni e scarsa manutenzione.
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Si tratta della soluzione ideale per la riapertura dei locali in questo periodo di pandemia: riscalda ambienti all’aperto come piscine e dehors, permettendo così di ospitare i clienti nelle zone scoperte anche nei giorni più freddi.
Ulteriore plus del prodotto è il fatto che la ceramica superiore del pannello di X-floor può essere arricchita da finiture accessorie che permettono di rinnovare gli ambienti esterni. Tra queste Newfloor propone Erba sintetica, composta da materiale ipoallergenico e non soggetto alla proliferazione di insetti nocivi, e Lumifloor, pigmenti naturali che catturano la luce solare o artificiale per poi rilasciarla nelle ore di buio illuminandosi, oltre alla possibilità di applicare ceramiche con azione fotocatalitica, anti-inquinamento e antibatterica.