Sintesi di esperienza, ricerca e creatività

Etoile guarda al futuro con nuovo slancio vitale e dà vita a un nuovo corso che valorizza l’esperienza quarantennale dell’azienda con nuove proposte e una reinterpretazione dei prodotti a catalogo

Mette il piede sull’acceleratore Etoile, l’azienda marchigiana specializzata nella produzione di pareti divisorie in vetro e sistemi integrati d’arredo per il workplace e gli spazi contract. Un nuovo management e collaborazioni strategiche hanno portato, infatti, a ridefinire la fisionomia dell’azienda che fa tesoro dell’esperienza e della capacità tecniche maturate negli anni, per guardare al futuro con nuovo slancio e per sfruttare appieno le proprie potenzialità determinate dall’ampia gamma di collezioni a portafoglio.

Con l’ingresso di Alessio Santoni, nuovo CEO dell’azienda, di Matteo Massi, purchasing manager, e l’avvio di una stretta collaborazione con l’architetto Paolo Pampanoni, che si sono affiancati a Fabio Santoni, fondatore e deus ex machina dell’azienda, è stata definita una nuova strategia che ha portato alla definizione di un’immagine che valorizza le nuove proposte e la reinterpretazione delle collezioni precedentemente a catalogo. Tutto ciò in continuità d’azione con i risultati raggiunti nell’ultimo decennio: Etoile, oggi, è un’azienda che fattura circa 10 milioni di euro, di cui il 35% maturati all’estero.

A dare linfa vitale alla crescita dell’azienda la storica partnership con Divilux, realtà portoghese che da 25 anni, attraverso il processo aziendale di cessione del know how, unisce le capacità produttive e creative tipiche della tradizione industriale italiana e portoghese, ampliando l’azione commerciale complessiva.

Ultimo step di questo nuovo corso l’acquisizione di una nuova sede che diventerà pienamente operativa entro gennaio 2025.

Un racconto che mette al centro il progetto

Diretta conseguenza del cambio di rotta messo in atto da Etoile è un nuovo modo di comunicare la filosofia aziendale, le proposte e i progetti.

“Si è scelto di eliminare quasi tutti i cataloghi, puntando sul digitale – spiega l’architetto Paolo Pampanoni che ha studiato la nuova immagine di Etoile –. Una scelta che è soprattutto etica e in linea con le politiche di sostenibilità messe in atto dall’azienda. Oggi la carta stampata è legata unicamente al Portrait, un ritratto aziendale che accoglie in sé un compendio di prodotti, che sono molti, ma soprattutto una carrellata di realizzazioni fatte negli ultimi anni. Riteniamo, infatti, che solo attraverso il racconto dei progetti realizzati si riesca a far percepire le referenze e la complessità delle applicazioni che l’azienda è in grado di affrontare”.

“Uno dei fiori all’occhiello dell’ultimo periodo è la fornitura e la produzione in esclusiva di una soluzione disegnata ad hoc per la rete di co-working londinese FORA, per rispondere a specifiche richieste della committenza dal punto di vista estetico e delle finiture e per risolvere la complessità d’allestimento degli spazi – racconta Alessio Santoni –. Per questa importante commessa è stata dunque progettata una parete molto articolata, con una forte personalità per la connotazione degli spazi, dove si voleva evitare l’effetto acquario dato dall’utilizzo di pareti interamente vetrate. Questo è stato possibile attraverso un approccio serio e consolidato e grazie a prodotti che cambiano in base alle caratteristiche di ogni progetto e alle richieste di ogni cliente. Quello che non cambia mai è la cura e la qualità delle soluzioni proposte”.

E.BOX il Phone Booth evoluto

In linea con quanto richiesto dal mercato Etoile ha scelto di ampliare l’offerta di prodotti a catalogo con una proposta di Phone Booth, una tipologia di prodotto molto diffusa nel Nord Europa che Etoile ha reinterpretato “all’italiana”.

Facendo leva sull’esperienza maturata, l’azienda ha scelto di impostare una soluzione flessibile, derivata dalla logica della parete, in modo che E.BOX, a seconda del progetto, possa integrarsi con la parete e diventare esso stesso parete.

“Si è massimizzato l’uso del vetro, dell’alluminio e di pannelli fonoassorbenti riciclati in un’ottica di sostenibilità del prodotto, ma anche di sostenibilità economica – racconta l’architetto Pampanoni –. Abbiamo lavorato sull’essenzialità degli elementi e degli accessori che compongono il sistema, sono stati utilizzati esclusivamente materiali riciclabili e tecniche di disassemblaggio a fine vita del prodotto che consentano il recupero dei materiali. I pannelli fonoassorbenti, derivati dal riciclo di bottiglie di plastica, non sono incollati alle pareti vetrate, ma agganciati meccanicamente al box, cosicché le operazioni di disassemblaggio risultano estremamente semplici.

Ma il vero plus del prodotto è l’acustica interna studiata, da un lato per evitare lo sgradevole effetto di ambiente sordo, che si genera con un eccessivo fonoassorbimento, e dall’altro per permettere all’utente di personalizzare il grado di fonoassorbimento interno modulando pannelli e tende, un concetto sul quale stiamo lavorando da anni”.

La struttura di E.BOX, realizzata interamente in vetro autoportante con montanti in alluminio che consentono di applicare gli accessori, è completata da una copertura con travi pensate per lo sviluppo di soluzioni architetturali di maggiori dimensioni: delle vere e proprie stanze che travalicano la modularità delle soluzioni presenti sul mercato. È possibile così realizzare, non solo piccoli ambienti per una, due, quattro persone, ma anche stanze più grandi che possono rispondere all’esigenza di interventi in strutture esistenti, dove non è possibile intervenire sulle strutture d’ambito.

Nuovi linguaggi stilistici e scelte sostenibili guidano l’innovazione delle pareti

Anche sul fronte pareti ci sono importanti novità. In risposta alla domanda di prodotti altamente competitivi, l’offerta dell’azienda è stata ampliata con pareti monovetro che, grazie a vetri particolarmente performanti, offrono prestazioni sempre più vicine a quelle delle pareti doppiovetro. Parallelamente sono presenti a catalogo pareti mobili evolute e personalizzate che evidenziano la capacità e professionalità dell’azienda.

Tra le novità più significative il progetto di parete, Unica E, parete monovetro con sistema di autolivellamento interno, caratterizzata dalla possibilità di una forte connotazione estetica, con fasce e i riquadri che ne scandiscono lo sviluppo e parti rivestite in tessuto. L’obiettivo di Etoile è quello di evitare l’appiattimento del prodotto parete fornendo al progettista uno strumento liberamente interpretabile.

In linea poi con l’attenzione ai temi della sostenibilità è stata operata una rivisitazione di tutti i prodotti in produzione. “Si è fatto un grosso lavoro sulle guarnizioni affinché si utilizzino plastiche riciclabili, e si è lavorato sulla assemblabilità e disassemblabilità dei pezzi che compongono le pareti in un’ottica di recupero dei componenti a fine vita” puntualizza l’architetto Pampanoni.

Il valore aggiunto è dato dai servizi offerti

Per i produttori di parete gli aspetti relativi alla progettazione e di installazione, manutenzione, riconfigurazione degli spazi, hanno un peso fondamentale nella creazione di un rapporto fiduciario con il cliente.

Oggi Etoile, attraverso un ufficio tecnico e un ufficio commerciale strutturato, accoglie la richiesta del cliente e sviluppa in modo propositivo la proposta progettuale, per poi seguire le dinamiche del cantiere fino al completamento della fornitura. La parete è infatti ormai assimilata a prodotto da cantiere, dunque, la possibilità di avere un’interfaccia propositiva e competente in cantiere determina il successo dell’azienda. In quest’ottica Etoile ha potenziato i servizi di gestione e post vendita, scelta che ha permesso di costruire un duraturo rapporto di fiducia con i propri clienti.

“L’ufficio tecnico commerciale e i nostri tecnici di produzione adattano i prodotti all’ambiente trovando la miglior soluzione capace di soddisfare le esigenze estetiche e funzionali. Non solo, grazie allo stretto rapporto con l’ufficio progettazione i tempi d’evasione della richiesta cliente sono rapidissimi. Anche i tempi d’installazione sono veloci grazie a squadre di montaggio qualificate che lavorano da anni con l’azienda” conclude Alessio Santoni.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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