La crescita dell’Home Office
Il cambiamento degli spazi domestici nell’era del lavoro ibrido
Trascorsi due anni e mezzo dall’inizio della pandemia possiamo iniziare a tirare qualche somma su come questo evento straordinario ha per sempre modificato il nostro rapporto con gli spazi lavorativi. Se la percentuale di chi lavora esclusivamente da casa ha continuato a crescere, la vera sorpresa è stato il boom del lavoro in modalità “ibrida” cioè del numero di persone che lavorano sia in casa, sia in ufficio. Secondo i dati del sondaggio CSIL “Working from Home 2022”, realizzato fra Maggio e Luglio 2022, ben il 55% del campione suddivide la propria settimana lavorando fra l’ufficio e lo spazio domestico, mentre il 13% lavora esclusivamente da casa.
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Di fronte a queste percentuali è immediato immaginare l’impatto sulle abitudini quotidiane, sulle necessità di adeguare la propria abitazione e anche sulle priorità di acquisto degli arredi. Infatti, oltre il 30% del campione dichiara di aver apportato modifiche, anche significative, ai propri spazi domestici e risulta in crescita anche il numero di persone che decidono di dedicare una stanza esclusivamente all’attività lavorativa.
Rispetto ad una analisi precedente, realizzata dal CSIL nel 2020, nei primi mesi di pandemia, il livello di soddisfazione degli utenti verso il proprio spazio domestico sembra essere cresciuto. In casa ci si sente maggiormente al riparo dai rumori e dalle distrazioni, e ne guadagna anche la privacy. Tuttavia, oggi, anche gli arredi e gli accessori per l’home working registrano un apprezzamento più alto anche se sembra esserci spazio per migliorare ancora.
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Fra le priorità di acquisto, la seduta ergonomica da lavoro rappresenta la prima necessità per chi trascorre del tempo a lavorare dalla propria abitazione. Anche disporre di una lampada e di accessori dedicati (bracci monitor, ecc..) è certamente una priorità. Fra i tavoli e le scrivanie, quelli di formato più piccolo (scrittoi) sono quelli maggiormente apprezzati per la capacità di integrazione con gli arredi esistenti.
Riguardo i canali di acquisto, è evidente come l’e-commerce e la grande distribuzione siano stati i principali attrattori della domanda, sia per le varie e reiterate limitazioni agli spostamenti, sia per i livelli di budget mediamente contenuti. Con il passare del tempo, però, anche i rivenditori specializzati in arredi ufficio hanno mostrato una evoluzione positiva e la loro importanza è destinata ad aumentare con lo stabilizzarsi del lavoro da casa e una parte crescente di utenti che inevitabilmente cercherà sedute ergonomiche, scrivanie e accessori di qualità maggiore.