Big Buyer 2019: grande risorsa per il mercato ufficio
Sentiment positivo, ottima affluenza, entusiasmo e tanti spunti di business. È questo il ritratto di Big Buyer 2019 che è anche diventato ufficialmente il punto di partenza per un nuovo progetto Ufficio indirizzato a facility manager, architetti e progettisti
Big Buyer 2019 si è svolto in un’atmosfera dinamica e i risultati raggiunti hanno ampiamente superato le aspettative di espositori, visitatori e organizzatori: hanno partecipato oltre 7.000 operatori qualificati ed erano presenti più di 240 Top Player e Top Brand italiani e internazionali. Tanti i fattori che hanno contribuito all’eccellente risultato ottenuto della 24a edizione del Salone organizzato da Epieffe: dalla possibilità di osservare in anteprima assoluta le novità di prodotto, all’aumento dell’internazionalità di espositori e visitatori (provenienti principalmente dai Balcani e dai Paesi del Nord Europa), ai molteplici tavoli di confronto e di lavoro che si sono aperti.
Tutto per lo spazio lavoro e per i suoi professionisti
I due elementi chiave del successo della Fiera sono stati lo sviluppo dell’offerta merceologica in mostra e l’allargamento dei target di visitatori che sempre più coinvolgeranno direttamente anche il settore ufficio e i professionisti che ruotano intorno a questo mondo.
Da sempre a Big Buyer partecipano espositori specializzati nello spazio lavoro, fra questi Durable, Linea Fabbrica, Fellowes, Unisit, ecc Questo trend non accenna a rallentare. Così Big Buyer, già fiera di riferimento dei prodotti per l’ufficio, è pronta ad allargare il parco espositori – spiega Simonetta Pfeiffer, general director di Big Buyer – e il ventaglio di proposte specifiche per l’ambiente lavoro, focalizzandosi su soluzioni per il benessere, sedute, arredo e complementi, illuminazione e tecnologia. Queste merceologie saranno quindi sempre più strategiche per la nostra Manifestazione e i visitatori potranno individuare le soluzioni che meglio rispondono alle nuove concezioni del lavoro, contestualizzandole in un percorso espositivo facilmente fruibile”. Di pari passo verrà sviluppata una campagna dedicata a nuovi visitatori attivi nel mondo Ufficio, che si andranno ad affiancare ai Global Player – come Staples, Lyreco e Office Depot – e ai distributori su scala nazionale, come Esprinet, Errebian e Office Distribution, che da sempre sono presenti al Salone, cogliendo l’occasione di siglare ordinativi direttamente in fiera e di programmare attività commerciali. Questi professionisti sono sempre più alla ricerca di prodotti che combinano alta qualità e design, ed essendo per la loro utenza (multinazionali, PMI, Pubblica Amministrazione, ecc.) dei fornitori completi per tutto ciò che può servire in un ufficio, rappresentano per le aziende espositrici di Big Buyer un interessante bacino di clientela. Precisa Simonetta Pfeiffer: “Ci rivolgeremo a importanti interlocutori, come facility manager, responsabili economato e servizi generali delle grandi utenze e della Pubblica Amministrazione che a Big Buyer non solo scopriranno tutti i plus dei prodotti Office, ma potranno organizzare gli approvvigionamenti e fare tante valutazioni per migliorare la gestione delle operations e dei budget aziendali. Coinvolgeremo inoltre progettisti e società del settore contract che alla Manifestazione troveranno spunti di tendenza e nuovi Fornitori, sempre pronti ad avviare partnership di livello”. Con queste premesse si rinnova l’appuntamento con Buyer 2020 a BolognaFiere, dal 25 al 27 novembre.
La “rivoluzione” dell’ufficio
“Il Benessere in ufficio e le nuove opportunità commerciali che il segmento assicura ai fornituristi e ai facility manager” è stato il convegno di punta di Big Buyer 2019. Sotto la lente d’ingrandimento tanti aspetti dell’healty office, inteso come nuovo modo di concepire luogo di lavoro e strumento per far star bene le persone aumentandone la produttività, ma anche come trend in grado di aprire nuovi orizzonti per il segmento dell’offerta così come per chi si occupa di acquisti.
È spettato a Paola Cecco, architetto e giornalista di Officelayout, fare il punto sulla necessità di intendere il Benessere con un’accezione alternativa, in continuità con i moderni paradigmi organizzativi (libertà di movimento, condivisione, collaborazione) che hanno permesso di passare da un ufficio “costrittivo” a uno “gradevole” con spazi studiati in funzione delle attività svolte. “L’office building non deve solamente offrire adeguate prestazioni energetiche e assicurare comfort. Per centrare l’obiettivo del Benessere è necessario predisporre ambienti e servizi ottimizzati in risposta alle attuali modalità lavorative”, ha precisato Cecco.
Ha invece sottolineato i valori di un Healty Office Alberto Cominelli, head of project management Italy di CBRE: “I ricercatori concordano nel sostenere che la salute dipende solo in minima parte dalla genetica. Un grosso peso assumono infatti fattori esterni, quali l’ambiente fisico che ci circonda. In quest’ottica i luoghi in cui lavoriamo hanno un forte impatto sul benessere delle persone. Il futuro è dunque in mano alle aziende che saranno in grado di investire sul capitale umano”. La realizzazione di un healthy office rispecchia i nuovi standard introdotti da certificazioni come il protocollo Well, per una migliore qualità di vita negli edifici”. Promossi quindi la presenza del verde, le aree break che favoriscono una sana alimentazione, gli spazi che invitano a svolgere attività fisica, un’illuminazione che varia nel rispetto dei ritmi circadiani, ecc.
Best Practice per migliorare strutture e performance
A dare valore aggiunto al convegno sono state le Case History di realtà internazionali quali Max Mara Fashion Group e Tetra Pak Pakaging Solutions. Mauro Poli, facility manager di Max Mara Fashion Group, ha presentato le peculiarità dell’headquarter aziendale a Reggio Emilia che accoglie oltre 1.200 addetti. L’insediamento che si sviluppa su un’area di 300.000 mq ed è totalmente immerso nel verde, privilegia il welfare, la flessibilità dei dipendenti e propone spazi lavoro in totale relazione ed equilibrio con l’ambiente che li circonda. “Per Max Mara Benessere in ufficio significa 15 anni di cambiamenti, innovazioni, tecnologie, aree e relazioni interpersonali nuovi. È una storia di idee, proposte, successi, ripensamenti e piccoli conflitti, sempre con il chiaro obiettivo di portare miglioramenti – ha puntualizzato Poli –. Oggi la struttura si contraddistingue per workplace inseriti in fabbricati di basso impatto ambientale, caratterizzati da grandi vetrate che si affacciano sugli spazi verdi che circondano gli insediamenti, protette da schermature solari controllate da sensori”.
Campus realizzato in ottica healty anche per Tetra Pak Pakaging Solutions che ha puntato su open space, flessibilità, insonorizzazione, trasparenza totale e Information Technology per rinnovare la sua sede aziendale a Modena dove lavorano circa 1.000 persone di 34 nazionalità diverse. Il Site Manager Gianmaurizio Cazzarolli ha sottolineato: “la sede è stata concepita come un Campus che fa sentire le persone parte di una comunità. Abbiamo ristrutturato gli spazi applicando i concetti guida dell’activity based working che mette in relazione nuove modalità lavorative, spazi fisici e spazi virtuali. Sono gli edifici a doversi adattare all’organizzazione che cambia e non viceversa. Fondamentale in tal senso la Building Automation che controlla costantemente i parametri di illuminazione, temperatura, umidità, inquinamento dell’aria, presenza di persone e che previene qualsiasi tipo di situazione disagevole. L’edificio deve essere flessibile, deve riconoscere come vengono utilizzati gli spazi stessi e gestire autonomamente gli impianti. Il risultato sono stati uffici, aree per i test e zone esterne maggiormente sicure e con una logistica migliore”.
Produttori di Benessere
Il convegno a Big Buyer 2019 ha voluto anche proporre un autorevole punto di vista dell’Industria di prodotti Benessere per l’Ufficio e lo ha fatto con Monica Leonardi, responsabile marketing e comunicazione, e Louise Shipley, business team manager e workspace management di Fellowes. In evidenza i risultati emersi dalla ricerca Fellowes 2019 “Salute e Benessere”, un’area di interesse per chi opera nelle aziende ma per la quale pare che manchi un adeguato livello di informazione. Tanti anche i dati di portata europea presentati, come il fatto che in Europa i dipendenti spendono circa 5-6 ore al giorno seduti alla scrivania, il 56% delle aziende ha messo a budget spese per il Benessere aziendale e il 74% conferma di avere in serbo programmi specifici. Le prospettive di sell-out che il Benessere garantisce ai Fornituristi sono state invece evidenziate da Adriano Alessio, AD di Gruppo In Ufficio: “si tratta di un settore con un trend in crescita a doppia cifra, che permette di diversificare la proposta commerciale oggi non eccessivamente remunerativa e che ben si sposa con la vendita specializzata garantita dagli Office Supplier”.