Arredi per le scuole e le università
Le peculiarità di un mercato con interessanti prospettive di crescita
Secondo una recente analisi CSIL, il mercato europeo degli arredi per le scuole e le università (esclusi gli arredi per asili e infanzia) ha raggiunto il valore di 1,1 miliardi di euro nel 2021 con una crescita pari al +2% rispetto all’anno precedente. Le politiche di sostegno attivate dai vari governi per sostenere il settore durante la pandemia hanno certamente contribuito a contenere le perdite causate dalle chiusure prolungate delle attività didattiche avvenute nel 2020.
Germania e in Regno Unito contano il maggior numero di studenti iscritti, 14 milioni circa, segue la Francia con 13 milioni. D’altronde lo stesso ordine di importanza è riscontrabile anche osservando i valori di mercato. Si stima invece che l’Italia, con oltre 9 milioni di studenti, rappresenti quasi il 7% del consumo europeo di arredi per education.
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Il comparto è composto da due segmenti ben distinti, sia dal punto di vista delle aziende che vi operano, sia dal punto di vista dell’approccio al mercato. Nel segmento scuola primaria e secondaria (6-18 anni), al di là di pochissime eccezioni, operano soprattutto aziende molto piccole e altamente specializzate che costituiscono oltre il 70% dei propri mercati di riferimento e competono secondo una logica di prezzo/quantità. Queste imprese effettuano le forniture di arredi principalmente attraverso il canale diretto mantenendo rapporti stabili con le amministrazioni locali, i comuni e le scuole.
Nel segmento delle università e dell’alta formazione, invece, sono presenti molte delle aziende del settore ufficio e arredi per collettività. In questo caso, seppur con differenti meccanismi a seconda del paese, il ruolo dei rivenditori, degli interior designer e degli architetti, e quindi del canale indiretto, è decisamente prevalente. Anche in questo caso il fattore prezzo resta rilevante anche se la maggior incidenza di istituzioni private lascia spazio anche a prodotti e marchi del segmento “premium”.
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Osservando le prospettive future si può certamente affermare che gli investimenti nel rinnovo delle strutture scolastiche continueranno a rappresentare una larga parte del business vista anche la maggior tendenza dei governi a impegnare risorse verso il mondo dell’educazione.
I programmi di digitalizzazione introdotti dai singoli paesi (es. Digitalpakt in Germania) e il pacchetto di stimolo adottato dall’Unione Europea (Next Generation EU) successivamente al Covid 19, produrranno effetti positivi nel lungo periodo.
Un aspetto fondamentale riguarda le dotazioni tecnologiche e digitali necessarie all’interno degli spazi didattici per supportare le nuove metodologie di insegnamento. Oltretutto, la crescita nell’offerta di programmi scolastici con orario pomeridiano fanno sì che la richiesta di arredi per le scuole si allarghi verso tipologie come i divani, gli arredi per spazi comuni, i laboratori, le biblioteche e le aule lettura.