La ripresa del settore contract in Europa

Secondo i dati CSIL contenuti nel report “The contract furniture and furnishing market in Europe – 2023” il settore dei progetti continua a recuperare terreno dopo il calo vertiginoso registrato nel 2020. Il rimbalzo osservato nel 2021 e nel 2022 non è, tuttavia, stato ancora sufficiente a far ritornare la produzione di arredi contract ai livelli pre-pandemia anche perché lo slancio di ripresa è stato condizionato dalle numerose ripercussioni innescate dal conflitto fra Russia e Ucraina.

Tuttavia, nonostante l’attuale incertezza dello scenario macroeconomico internazionale, si prevede che il settore recupererà a pieno i suoi valori entro l’anno corrente e crescerà ulteriormente nel 2024.

Su questa tendenza complessiva si possono, però, delineare delle differenze fra i vari segmenti di mercato. Difformità che sono anche molto significative se si osservano le trasformazioni in atto nei vari contesti che generano la domanda di arredi per spazi pubblici e commerciali.

Negli uffici continua la rivoluzione degli spazi in ottica flessibile e i tassi di rientro si mostrano in crescita costante e il mercato si sta riavvicinando ai livelli consueti.
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Secondo UNWTO, l’andamento dei flussi turistici in Europa ha avuto un boom nel 2022 che ha condotto il livello all’80% di quello registrato nel 2019. Il riflesso sul settore alberghiero è evidente visto che nel continente ci sono circa 800 hotel in costruzione e altri 400 cantieri sono attesi entro il 2023, con uno stock di camere che aumenterà di oltre 180 mila unità nell’arco di pochi anni (Lodging Econometrics, Febbraio 2023). Di questo andamento beneficeranno anche il settore dei Bar e Ristoranti così come quello degli arredi aeroportuali.

Anche il settore navale può essere annoverato fra quelli a crescita maggiore. Infatti, se la crocieristica ha mostrato maggiori difficoltà di recupero, altrettanto non si può dire per la produzione di superyachts (>24mt) che non ha mai segnato un calo negli ultimi anni e ha raggiunto i 1.024 progetti nel 2022 con una crescita di quasi il 20% rispetto all’anno precedente e ben oltre 200 cantieri in più sul 2019.
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Dall’altra parte bisogna sottolineare il rallentamento progressivo del settore del retail dove la crescita imponente dell’e-commerce ha portato ad una riduzione significativa del numero di negozi fisici per la maggior parte delle merceologie a eccezione dell’alimentare. Anche in questo caso, però, la caduta della domanda è stata parzialmente sostenuta dal comparto dei negozi di lusso e boutique che continuano a mostrare un andamento positivo.

Il settore delle scuole ed università, sostenuto da una significativa iniezione di risorse pubbliche, manterrà la crescita anche nei prossimi anni sulla scia di programmi di lungo periodo come “Next Generation EU” che porterà a un rinnovo radicale dell’edilizia scolastica in tutti i paesi europei. Una dinamica simile è attesa anche per il comparto healthcare.