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Nuova classificazione di resistenza al fuoco di pavimenti sopraelevati e cavi

L’aggiornamento della norma sulla classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione amplia significativamente le classi di resistenza al fuoco che un costruttore può dichiarare per un pavimento sopraelevato

testo a cura di CSI – Società del Gruppo IMQ (*)

A maggio 2023, il comitato tecnico europeo CEN TC 127 ha pubblicato la nuova versione della norma di classificazione basata sui risultati delle prove di resistenza al fuoco:

la UNI EN 13501-2:2023 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 2: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco, esclusi i sistemi di ventilazione”.

Questo aggiornamento amplia significativamente le classi di resistenza al fuoco che un costruttore può dichiarare per un pavimento sopraelevato, passando da 2 classi REI a ben 10 classi REI. (Tabb. 1 e 2)

Ma c’è di più. Un’altra novità, meno nota ma altrettanto importante, che risale ad aprile 2011 e introdotta a livello regolamentare, riguarda il metodo di prova TR 031 Fire Resistance Tests for Cavity Barriers, pubblicato da EOTA (European Organisation for Technical Assessment). Questo metodo consente di caratterizzare un accessorio noto come “cavity barrier” o “suddivisorio tagliafuoco”.

Limitandoci all’aggiornamento del 2023, possiamo affermare che i criteri di scelta per il progetto di un pavimento sopraelevato con caratteristiche di resistenza al fuoco sono radicalmente cambiati. Questa interessante novità rappresenta un’ulteriore opportunità per ampliare la gamma di pavimenti sopraelevati con caratteristiche di resistenza al fuoco.

Ma quali sono queste altre occasioni per differenziare il prodotto? La norma di prova UNI EN 1366-6, risalente al 2005, contempla alcune caratteristiche ancora poco diffuse:

• Scenario di Incendio Convenzionale: La valutazione della prestazione di resistenza al fuoco tiene conto di due possibili scenari che si possono sviluppare nel plenum.

• Distribuzione in Pianta del Carico Applicato: Questo parametro influisce sulla capacità di resistenza al fuoco del pavimento sopraelevato.

• Presenza di Accessori nel Pavimento: Gli accessori possono influenzare la resistenza al fuoco complessiva.

Lo scenario di incendio è il parametro più qualificante. Sia la norma di classificazione che quella di prova consentono di valutare la prestazione di resistenza al fuoco utilizzando due curve di temperatura:

1. Curva Tempo/Temperatura Normalizzata

2. Curva Tempo/Temperatura Ridotta

I prodotti esaminati, considerando la curva tempo/temperatura ridotta, si distinguono in quanto sono identificati con una classe di resistenza accompagnata dalla lettera r che appunto identifica che è stata impiegata la curva “ridotta”.

In sintesi, queste nuove disposizioni offrono una maggiore flessibilità e opportunità per progettare pavimenti sopraelevati con elevate prestazioni di resistenza al fuoco.

Nella valutazione della resistenza al fuoco dei pavimenti sopraelevati, la scelta della curva tempo/temperatura rappresenta un aspetto cruciale. Vediamo perché:

1. Curva Tempo/Temperatura Standard:

• Questa curva rappresenta un incendio completamente sviluppato e si applica tipicamente ad elementi con funzione di separazione, portanti o meno (ad esempio, muri, solai). È considerata la condizione più gravosa.

• La norma di classificazione stabilisce che i pavimenti sopraelevati che soddisfano l’esposizione della curva tempo/temperatura standard per un dato periodo devono soddisfare le condizioni di esposizione ridotta almeno per lo stesso periodo.

2. Curva Tempo/Temperatura Ridotta:

• Questa curva rappresenta un incendio che si sviluppa dal basso nel plenum. In questa situazione, potrebbe esistere un carico di incendio esiguo e una ridotta ventilazione.

• La scelta di questa curva è legittima e offre flessibilità nel progettare i pavimenti sopraelevati.

3. Carico Applicato durante il Test di Laboratorio:

• La norma di prova propone di simulare un’azione uniformemente distribuita o a “scacchiera”. Quest’ultima è più critica a causa delle sollecitazioni indotte sulla struttura del pavimento, in particolare sulla colonna.

Si evince quindi come la scelta della curva tempo/temperatura e la considerazione del carico applicato siano fondamentali per garantire la sicurezza e le prestazioni dei pavimenti sopraelevati in caso di incendio.

Pochi sanno che, per i vincoli imposti dalla norma di prova, in entrambi i casi il carico applicato in prova è realizzato con pesi appoggiati su supporti che di fatto rappresentano dei carichi concentrati. La questione principale riguarda la correlazione tra il carico applicato in prova e la classe di carico contemplata dalla norma EN 12825 (Tab. 3).

Posa pavimento sopraelevato sulla attrezzatura ausiliaria di prova secondo EN 1366-6
Prova secondo EN 1366-6
Simulazione carico uniformemente ripartito secondo EN 1366-6
Prova di carico secondo EN 12825

La norma UNI 11617 puntualizza che il carico concentrato è il vero elemento che caratterizza la capacità portante del pavimento sopraelevato. Pertanto, potremmo considerare di correlare il carico applicato in prova alla classe di carico specificata dalla norma EN 12825.

Inoltre, poco esaminati sono i pannelli accessoriati. La loro progettazione e l’inserimento nel prototipo di prova, come previsto dalla norma di prova, amplierebbero lo spettro dei criteri di scelta progettuale, simile a quanto avviene nel caso dei controsoffitti. Tutte queste opzioni sono il risultato della risposta fornita dal comitato tecnico europeo – CEN TC 127 agli obiettivi dell’originale mandato M 117 della Commissione Europea per lo sviluppo di norme europee risalente al 1998, che ha dato vita alla norma UNI EN 1366-6 nel 2005.

Per quanto riguarda le “cavity barriers”, alcuni studi condotti su pavimenti sopraelevati, con pannelli a base di conglomerato di legno, dimostrano che contribuiscono a ridurre la propagazione di incendio all’interno del plenum e, in generale, a ridurre la trasmissione laterale del rumore al calpestio. La loro utilità è menzionata anche nella norma UNI 11617 del 2016.


(*) CSI, Società del Gruppo IMQ, è un’azienda che opera nel settore della valutazione della conformità da oltre 50 anni.  Per quanto riguarda i pavimenti sopraelevati, CSI propone differenti servizi di caratterizzazione destinati alle aziende del settore:

• Prove di Resistenza al Fuoco secondo UNI EN 1366-6: I nostri laboratori conducono test specifici per valutare la capacità di resistenza al fuoco dei pavimenti sopraelevati.

• Prove di Caratterizzazione Meccanica, Carico sull’Elemento e Carico sulla Colonna secondo UNI EN 12825: Questi test valutano le prestazioni meccaniche dei pavimenti sopraelevati.

• Prove di Reazione al Fuoco secondo la norma di classificazione UNI EN 13501-1: Queste prove analizzano il comportamento al fuoco dei materiali utilizzati nei pavimenti sopraelevati.

Completano il portafoglio di servizi le valutazioni tecniche basate su Expert Judgement e tecniche di Fire Engineering, seguendo la guida Egolf RECOMMENDATION 026-2018. Inoltre, offre la determinazione del rilascio di formaldeide secondo la norma UNI EN 717-1 o secondo UNI EN ISO 16000-9:2006 + ISO 16000-6:2021 (1) ed infine prove di urto molle sempre secondo UNI EN 12825.

www.csi-spa.com/it

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