Pavimenti sopraelevati per esterni

Progettati e realizzati in modo completamente differente da quelli usati
per gli ambienti interni, i pavimenti sopraelevati per esterni migliorano la fruibilità e l’estetica di gazebo, terrazzi e rooftop garantendo tempi ridotti di posa in opera e sicurezza di calpestio

La possibilità svincolare il lavoro dalla postazione fissa ha portato a estendere la fruizione degli spazi dell’azienda alle aree esterne, così giardini, rooftop e terrazze vengono considerati a tutti gli effetti luoghi dove svolgere attività lavorative, incontrare i colleghi o trascorrere una pausa.

In questi spazi i pavimenti sopraelevati per esterno consentono di realizzare, in tempi rapidi, una superficie di grande appeal estetico che risponde alle esigenze di resistenza agli agenti atmosferici e di sicurezza di calpestio in tutte le condizioni d’uso.

Non ci sono limiti alla fantasia, in quanto la ricerca in questo campo ha portato alla realizzazione di un’ampia gamma di soluzioni che vanno dal decking – o parquet per esterni realizzato con materiali compositi con polveri di legni (WPC) o con polveri di bambù (BPC), mescolati a resine termoplastiche con effetto legno – alle pietre naturali, sino alle tipologie a spessore monolitico. Soluzioni per interpretare i diversi contesti con nuovi linguaggi estetici e con vantaggi che fanno immaginare un trend di crescita delle proposte in questo ambito.

Abbinato al pannello X-floor, formato da doppia ceramica accoppiata, o a piastrella monolitica in gres porcellanato di spessore 2 cm, il sistema Radiafloor C consente di creare una pavimentazione riscaldata in meno di 4 centimetri di spessore, totalmente accessibile e ispezionabile. I moduli radianti sono alimentati a energia elettrica e automatizzati da una centralina elettronica che garantisce l’accensione e lo spegnimento in tempi molto rapidi: in circa due ore dall’accensione è possibile raggiungere la temperatura desiderata. Perfetto per gli ambienti esterni, è ideale in caso di scongelamento di vialetti, terrazze e camminamenti, per la realizzazione di spa o dehors. Il sistema necessita solo di un cavo di alimentazione, permette di utilizzare l’energia ricavata da fonti rinnovabili e può essere comandato da remoto. Prodotti di Newfloor
Abbinato al pannello X-floor, formato da doppia ceramica accoppiata, o a piastrella monolitica in gres porcellanato di spessore 2 cm, il sistema Radiafloor C consente di creare una pavimentazione riscaldata in meno di 4 centimetri di spessore, totalmente accessibile e ispezionabile. I moduli radianti sono alimentati a energia elettrica e automatizzati da una centralina elettronica che garantisce l’accensione e lo spegnimento in tempi molto rapidi: in circa due ore dall’accensione è possibile raggiungere la temperatura desiderata. Perfetto per gli ambienti esterni, è ideale in caso di scongelamento di vialetti, terrazze e camminamenti, per la realizzazione di spa o dehors. Il sistema necessita solo di un cavo di alimentazione, permette di utilizzare l’energia ricavata da fonti rinnovabili e può essere comandato da remoto. Prodotti di Newfloor
Abbinato al pannello X-floor, formato da doppia ceramica accoppiata, o a piastrella monolitica in gres porcellanato di spessore 2 cm, il sistema Radiafloor C consente di creare una pavimentazione riscaldata in meno di 4 centimetri di spessore, totalmente accessibile e ispezionabile. I moduli radianti sono alimentati a energia elettrica e automatizzati da una centralina elettronica che garantisce l’accensione e lo spegnimento in tempi molto rapidi: in circa due ore dall’accensione è possibile raggiungere la temperatura desiderata. Perfetto per gli ambienti esterni, è ideale in caso di scongelamento di vialetti, terrazze e camminamenti, per la realizzazione di spa o dehors. Il sistema necessita solo di un cavo di alimentazione, permette di utilizzare l’energia ricavata da fonti rinnovabili e può essere comandato da remoto. Prodotti di Newfloor
Abbinato al pannello X-floor, formato da doppia ceramica accoppiata, o a piastrella monolitica in gres porcellanato di spessore 2 cm, il sistema Radiafloor C consente di creare una pavimentazione riscaldata in meno di 4 centimetri di spessore, totalmente accessibile e ispezionabile. I moduli radianti sono alimentati a energia elettrica e automatizzati da una centralina elettronica che garantisce l’accensione e lo spegnimento in tempi molto rapidi: in circa due ore dall’accensione è possibile raggiungere la temperatura desiderata. Perfetto per gli ambienti esterni, è ideale in caso di scongelamento di vialetti, terrazze e camminamenti, per la realizzazione di spa o dehors. Il sistema necessita solo di un cavo di alimentazione, permette di utilizzare l’energia ricavata da fonti rinnovabili e può essere comandato da remoto. Prodotti di Newfloor
Abbinato al pannello X-floor, formato da doppia ceramica accoppiata, o a piastrella monolitica in gres porcellanato di spessore 2 cm, il sistema Radiafloor C consente di creare una pavimentazione riscaldata in meno di 4 centimetri di spessore, totalmente accessibile e ispezionabile. I moduli radianti sono alimentati a energia elettrica e automatizzati da una centralina elettronica che garantisce l’accensione e lo spegnimento in tempi molto rapidi: in circa due ore dall’accensione è possibile raggiungere la temperatura desiderata. Perfetto per gli ambienti esterni, è ideale in caso di scongelamento di vialetti, terrazze e camminamenti, per la realizzazione di spa o dehors. Il sistema necessita solo di un cavo di alimentazione, permette di utilizzare l’energia ricavata da fonti rinnovabili e può essere comandato da remoto. Prodotti di Newfloor


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Caratteristiche e vantaggi

Come avviene nelle soluzioni per interni, il pavimento sopraelevato per esterni permette di creare un’intercapedine per la posa di impianti elettrici, idraulici, scarichi di acqua piovana, pozzetti etc, che risulta facilmente ispezionabile in caso di manutenzione, in quanto i pannelli sono posati in appoggio, o a incastro, sugli elementi di supporto. Ma i pavimenti sopraelevati sono progettati e realizzati in modo differente da quelli usati per gli ambienti interni: la loro struttura portante è basata infatti su elementi di supporto modulari regolabili in materiale plastico che garantiscono lunga durata nel tempo e resistenza ai carichi; mentre i pannelli sono realizzati con materiali inerti, incombustibili, ingelivi, antisdrucciolo e resistenti ai fattori climatici.

Gli elementi di supporto vanno da un’altezza minima di 10 mm ad altezze più importanti dell’ordine di 600 mm per le quali è necessario porre maggiore attenzione alla stabilità del sistema.

La testa basculante dell’elemento di supporto permette di compensare la pendenza della superficie e avere così un pavimento perfettamente piano e stabile e una posa in appoggio dei pannelli con fuga per la corretta evacuazione dell’acqua piovana.

Il numero dei supporti dipende dal formato dei moduli e dalla fruizione prevista.

La Superficie calpestabile è invece realizzata con moduli che possono essere di diverso materiale e formato che possono essere installati e smontati con facilità quando è previsto un utilizzo solo in determinati periodi dell’anno.
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Proposte da Livingceramics, le ceramiche a spessore 20 mm offrono numerosi vantaggi, grazie alla loro versatilità e all’elevata resistenza. Si tratta di prodotti in grado di soddisfare i severi requisiti tecnici ed estetici di spazi esterni, aree pubbliche e luoghi soggetti a carichi o sollecitazioni elevate. Un vantaggio decisivo nella progettazione è lo stesso design che offre della serie di piastrelle di spessore 20 mm (per esterno) e 9 mm (per interno) sia in formato 90×90 che 120×120. Ciò significa che le piastrelle abbinate possono essere utilizzate sia all’interno che all’esterno, garantendo una perfetta continuità visiva. Distribuito da Eco Contract

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“Negli ultimi anni le soluzioni di pavimentazione destinate ad aree esterne – racconta Stefano Carnevale, presidente e amministratore delegato di Petral – si sono caratterizzate per un sempre maggior utilizzo dei sistemi di pavimentazioni sopraelevate. Nelle varie declinazioni di tipo Decking in WPC, in lastre ceramiche con svariati effetti cromatici e differenti soluzioni tecniche, alle sempre più diffuse tipologie a spessore monolitico da 2 cm fino alle soluzioni più elaborate come il 2,5 cm in doppio strato ceramico con interposta una rete di rinforzo. Quest’ultima è la soluzione che consente di garantire le maggiori resistenze ai carichi e agli urti accidentali quindi è utilizzabile anche quando le altezze dalla soletta possono essere particolarmente elevate. L’appoggio è previsto sia sui classici supporti in polipropilene che in altre tipologie di supporti, come in acciaio verniciato in cataforesi, adatto quindi all’uso in esterno.

I vantaggi di questo tipo di soluzione rispetto a un pavimento tradizionale, si possono sintetizzare in alcuni punti: il rapido deflusso delle acque meteoriche, l’assorbimento alle dilatazioni della struttura sottostante, la creazione di uno spazio per tubazioni e impianti, la più facile ispezionabilità in caso di infiltrazioni o eventi particolari, una maggiore velocità nella posa in opera, un miglior isolamento termico e un minor peso sulla soletta e infine il possibile riuso e recupero nel tempo degli elementi che compongono il sistema”.
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Patio EcoDecking è la pavimentazione da esterno con listoni realizzati in una mescola di polimero e fibre vegetali studiata per rimanere inalterata nel tempo, senza richiedere verniciature, oliature e altri interventi. La fibra vegetale contenuta al suo interno è estratta dal bambù, una delle coltivazioni più ecologiche perché cresce molto rapidamente, è tenace e facilmente disponibile. La resistenza agli agenti atmosferici e la stabilità dimensionale sono assicurate dalla mescola di bambù e resine altamente tecnologiche, trafilata in longheroni dal profilo cavo per coniugare robustezza e leggerezza. Prodotto da Unilin
Patio EcoDecking è la pavimentazione da esterno con listoni realizzati in una mescola di polimero e fibre vegetali studiata per rimanere inalterata nel tempo, senza richiedere verniciature, oliature e altri interventi. La fibra vegetale contenuta al suo interno è estratta dal bambù, una delle coltivazioni più ecologiche perché cresce molto rapidamente, è tenace e facilmente disponibile. La resistenza agli agenti atmosferici e la stabilità dimensionale sono assicurate dalla mescola di bambù e resine altamente tecnologiche, trafilata in longheroni dal profilo cavo per coniugare robustezza e leggerezza. Prodotto da Unilin


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Utilizzati, infatti, sulle coperture piane degli edifici i pavimenti sopraelevati proteggono il lastrico solare dall’irraggiamento diretto del sole, creando una sorta ‘camera d’aria’ che favorisce la ventilazione e un miglior isolamento termico dei locali sottostanti, combattendo le risalite di umidità. Inoltre, non necessitando di massetto di calcestruzzo per la posa in opera, consentono una consistente diminuzione dei costi e una diminuzione sostanziale del peso che grava sulla struttura. La possibilità di inserire con facilità punti luce nella pavimentazione sopraelevata è un ulteriore plus che offre ottimi risultati dal punto di vista estetico.

Aggiunge Alberto Cellotto, responsabile marketing operativo di Skema: “I pavimenti per l’outdoor con tecnica di posa sopraelevata devono essere prodotti resistenti, pratici e sicuri. È importante che la struttura d’appoggio sia stabile in modo da creare un piano omogeneo, capace di assorbire i carichi e allo stesso tempo di drenare l’acqua e favorire l’areazione. Le doghe in WPC sono progettate per una posa rapida e stabile, la superficie è studiata per ridurre praticamente a zero la manutenzione e rendere la pulizia veloce, quindi è impermeabile, antimacchia e antimuffa. In più è stabile agli sbalzi di temperatura e la superficie è lavorata in modo tale da essere antiscivolo, fondamentale per una pavimentazione per gli esterni esposta costantemente agli agenti atmosferici.

Per una buona circolazione dell’aria deve esserci uno spazio adeguato tra il sottofondo e la superficie inferiore delle doghe. Da evitare il ristagno di acqua sotto la pavimentazione, prevedendo e mantenendo un buon drenaggio del sottofondo”.

Bricktile 2.5 Outdoor è la soluzione Petral per pavimentazioni esterne di terrazze e dehors. I pannelli 600x600mm non bordati, poggiano su supporti in polipropilene fissi o regolabili in altezza, le cui alette distanziali consentono il deflusso delle acque. È realizzato con pannelli ceramici di spessore 14 mm che prevedono una finitura superiore in gres porcellanato antiscivolo, nelle soluzioni cromatiche standard o su richiesta. Il pannello ha uno spessore totale di 25 mm ed è costituito da un doppio pannello ceramico con rete in fibra di vetro interposta al centro avente funzione strutturale e antisfondamento
Bricktile 2.5 Outdoor è la soluzione Petral per pavimentazioni esterne di terrazze e dehors. I pannelli 600x600mm non bordati, poggiano su supporti in polipropilene fissi o regolabili in altezza, le cui alette distanziali consentono il deflusso delle acque. È realizzato con pannelli ceramici di spessore 14 mm che prevedono una finitura superiore in gres porcellanato antiscivolo, nelle soluzioni cromatiche standard o su richiesta. Il pannello ha uno spessore totale di 25 mm ed è costituito da un doppio pannello ceramico con rete in fibra di vetro interposta al centro avente funzione strutturale e antisfondamento


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Criteri di scelta

Le prestazioni e i vantaggi dei pavimenti per l’outdoor vengono garantite attraverso un’attenta selezione dei prodotti che dovrà tenere in considerazione diverse variabili in termini di resistenza meccanica, resistenza agli agenti atmosferici e resistenza allo scivolamento.

“Per definire caratteristiche tecniche e carichi che la stessa dovrà sopportare, è importante capire qual è la destinazione d’uso, cioè se si tratta di terrazzi, dehors, giardini, percorsi pedonali ecc. e comprendere il flusso di persone e di carichi a cui sarà soggetta la pavimentazione – spiega Giovanbattista Moncini, titolare dell’azienda omonima –. Vanno inoltre tenute in considerazione le condizioni climatiche del posto per la scelta del materiale adatto valutando criteri funzionali ed estetici. È poi fondamentale verificare il piano su cui si andrà a installare il pavimento affinché abbia pendenze idonee allo scarico delle precipitazioni piovose e adeguati piani di appoggio per i piedini che dovranno reggere la struttura portante del pavimento al fine di garantire tenuta e stabilità.

È fondamentale in fase di progettazione valutare correttamente le quote e conoscere quali impianti andranno posizionati sotto il pavimento e se vi sono aree che dovranno sopportare pesi particolari nel caso siano previste strutture e arredi di una certa importanza da posizionare sopra il pavimento. Dovrà inoltre essere valutata in anticipo la necessità di gradini, rampe, fioriere. In casi particolari, dove sono previste dimensioni fuori standard, dovranno essere previsti sistemi di rinforzo e antisfondamento. È inoltre importante prevedere fasce di tamponamento perimetrali robuste che garantiscano eventuali spinte e/o sollecitazione improprie del pavimento. Per tutte queste ragioni è fondamentale interfacciarsi con aziende che possano fare a monte tutte le valutazioni necessarie per il raggiungimento di un risultato di qualità”.

Marina Compact è una delle proposte della linea Outside Skema. Si connota per la struttura piena, perfetta per grandi carichi e per creare curve, smussi, rivestimenti e gradini. Impiegabile su entrambi i lati che si presentano con una superficie rigata sottile e una con rigatura più spaziata. Questo decking in WPC è progettato per resistere alle intemperie senza creparsi per le gelate, senza deformarsi per le escursioni termiche o l’esposizione a pioggia, neve, acqua salina o clorata. Disponibile nel formato 2900 x 140 x 20 mm. Nelle foto l’installazione del prodotto nel giardino Reale con affaccio sul Canal Grande di Ca’ Vendramin Calergi, sede cittadina del Casinò di Venezia e del ristorante di Alessandro Borghese
Marina Compact è una delle proposte della linea Outside Skema. Si connota per la struttura piena, perfetta per grandi carichi e per creare curve, smussi, rivestimenti e gradini. Impiegabile su entrambi i lati che si presentano con una superficie rigata sottile e una con rigatura più spaziata. Questo decking in WPC è progettato per resistere alle intemperie senza creparsi per le gelate, senza deformarsi per le escursioni termiche o l’esposizione a pioggia, neve, acqua salina o clorata. Disponibile nel formato 2900 x 140 x 20 mm. Nelle foto l’installazione del prodotto nel giardino Reale con affaccio sul Canal Grande di Ca’ Vendramin Calergi, sede cittadina del Casinò di Venezia e del ristorante di Alessandro Borghese


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Sfruttare gli spazi all’aperto tutto l’anno

Dehors, serre bioclimatiche, terrazze e piscine da vivere tutto l’anno. “Per sfruttare gli spazi all’aperto anche durante i periodi più freddi, sono nate soluzioni di riscaldamento e sghiacciamento del pavimento sopraelevato – afferma Stefano Miazzo, export and marketing department Newfloor. La soluzione proposta da Newfloor utilizza come resistore la fibra di carbonio. La sua particolarità è quella di emettere raggi infrarossi che, una volta rilasciati nell’ambiente, si trasformano in calore quando incontrano un corpo solido, senza dispersione nell’aria. Inoltre, il carbonio non genera campi elettromagnetici, è flessibile e inossidabile, non è soggetto ad alterazioni dimensionali al variare della temperatura e non si deteriora nel tempo, oltre a essere riciclabile al 100%. Questa soluzione, abbinato a pannelli formati da doppia ceramica accoppiata, o a piastrella monolitica in gres porcellanato di spessore 2 cm, consente di creare una pavimentazione riscaldata in meno di 4 centimetri di spessore. Installato su supporti in pvc, il pavimento così realizzato è totalmente accessibile e ispezionabile. I moduli radianti sono alimentati a energia elettrica e automatizzati da una centralina elettronica che garantisce l’accensione e lo spegnimento in tempi molto rapidi: in circa due ore dall’accensione è possibile raggiungere la temperatura desiderata”.


Paola Cecco

Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano, ha svolto attività progettuale presso studi professionali dove ha affrontato la progettazione di edifici residenziali e del terziario. Nel 2001 entra a far parte della redazione di Officelayout, la rivista per progettare, arredare e gestire lo spazio ufficio. Ambito nel quale si occupa delle tematiche relative all’illuminazione, alle nuove tecnologie e all'allestimento degli spazi di lavoro con focus sulla sostenibilità dei luoghi e sul benessere delle persone in azienda. Dal 2014 coordina le attività editoriali e i convegni sviluppati e promossi dalla testata Officelayout.

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

Soiel International, edita le riviste