Lo spazio ufficio, luogo di condivisione delle idee
Ergonomia, comfort, varietà di spazi, tecnologie user friendly e luoghi di lavoro distribuiti sono le aree su cui investire.
Lo spazio ufficio è sempre più luogo di condivisione delle idee, strumento di benessere e leva strategica per motivare e trattenere le persone. Questo quanto emerge dal confronto con aziende produttrici e utenti finali
Feeling at work. Postazione di lavoro un’idea limitata
L’attenzione dedicata al tema dell’ergonomia della postazione di lavoro si differenzia a seconda dell’ambito di applicazione. Non solo, ogni azienda e ogni mansione svolta ha le sue peculiarità, pertanto una buona ergonomia deve tener conto delle diverse specificità ed essere realizzata su misura. Ciononostante molte realtà e addetti ai lavori pensano ancora che l’ergonomia consista soltanto offrire la possibilità di regolare l’altezza della scrivania e della seduta. In Dataflex crediamo invece che la personalizzazione della postazione di lavoro sia l’unica strada per raggiungere un traguardo “100% ergonomico”, tanto evocato e mai riscontrato nei layout visitati durante la nostra attività di consulenza proattiva. Colmare questo divario permetterebbe alle aziende di incrementare la produttività delle persone del 5-7%!
In occasione dell’edizione Olmeet Nord- Est, Dataflex ha sviluppato, in collaborazione con le due giovani aziende italiane Letroh e Arté, un concept di scrivania ergonomica, connessa, discreta e personalizzata. Una soluzione capace di andare oltre tendenza riscontrata nella progettazione di nuovi uffici che vede un’analisi del lavoro basato sulle attività in genere e non sulle specifiche mansioni svolte dai singoli operatori. Il concept è stato immaginato come un’ideale “scrivania di casa”, nella quale è stato gestito l’equilibrio tra lavoro e vita privata e il ruolo crescente della tecnologia che accelera le innovazioni negli uffici come nelle abitazioni. In quest’ottica la distinzione tra mobili e accessori tecnologici diventerà sempre meno netta. Trend che molti produttori hanno compreso e verso cui tendono nel design dei nuovi prodotti.
Un altro aspetto imprescindibile è l’impatto ambientale del prodotto, che per Dataflex non è una semplice tendenza, ma un approccio che affronta l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla scelta delle materie prime a elevato contenuto di riciclato al design del prodotto concepito per una lunga durata nel tempo.
Il mercato oggi richiede postazioni ergonomiche e futuribili: Dataflex ha le competenze e i prodotti idonei per realizzarle.
Don’t worry be healthy. La nuova dimensione del benessere in ufficio
Oggi nell’ambiente di lavoro parliamo di healthy working, ovvero di un nuovo concetto di benessere che prende in considerazione aspetti fisici e mentali, fino ad arrivare a considerare i rapporti sociali e le relazioni tra le persone.
L’obiettivo di un produttore come Sedus è favorire questa nuova cultura di benessere con un approccio complessivo allo spazio di lavoro per favorire movimento, socializzazione ed emozione.
Riteniamo quindi che la strategia del Workplace debba necessariamente riferirsi allo spazio, all’organizzazione, alla cultura aziendale e alle tecnologie.
Gli spazi devono essere ridisegnati secondo le tipologie di attività scaturite dalle nuove modalità lavorative: collaboration, communication, concentration e contemplation.
Dall’indagine condotta da Sedus con IFMA è emerso come gli spazi più richiesti sono quelli che favoriscono la concentrazione, ovvero spazi chiusi come focus room, le project area per lavorare in team su specifici progetti o le cosiddette office and meet, aree chiuse o semichiuse per veloci incontri tra colleghi.
L’arredo di questi spazi deve essere pensato per creare ambienti flessibili e riconfigurabili secondo necessità.
Per Sedus il punto di partenza è l’analisi dei bisogni dei clienti, della loro vision e dei processi lavorativi per proporre configurazioni di arredi personalizzate. Non si può più parlare di arredo standard uguale per tutti, ma si va verso soluzioni su misura, verso quella che viene chiamata ‘industria 4.0’ foriera di innovazione, tecnologia e flessibilità. Ne è un esempio Se:works, il ‘divano da lavoro’, con sostegno lombare, concepito per essere modulare al centimetro, personalizzabile nelle misure, colori e nelle forme che vanno dalla semplice panca, alla poltrona sino al divano.
La fine della dittatura del metro quadro
Stiamo attraversando un’evoluzione che allontana la visione delle aziende dalla staticità del luogo di lavoro, spostando l’attenzione sulle performance. Grazie all’espansione del lavoro agile ci troviamo di fronte a una nuova idea di lavoro e di spazio frutto del passaggio da una concezione di azienda statica con ambienti rigidamente definiti a una concezione di azienda dinamica, flessibile e orientata più alla qualità dei risultati che alla timbratura del cartellino.
Le organizzazioni mettono in pratica politiche che favoriscono il benessere dei lavoratori, anche attraverso le tecnologie che permettono al lavoratore di svolgere autonomamente e in maniera produttiva la propria attività. Il cambio culturale in atto porta benefici sia in termini di miglioramento della qualità della vita per le persone, sia nel rapporto tra azienda e lavoratore perché crea un clima di maggiore fiducia e una maggiore flessibilità nei confronti delle esigenze del lavoratore.
L’ufficio assume così una dimensione ‘liquida’ e distribuita sul territorio che trova risposta nella rete di uffici e co-working proposti da Regus, un’infrastruttura in grado di supportare ogni opportunità di business. Grazie alla nostra rete di spazi di lavoro, le aziende possono operare da qualsiasi luogo senza costi ne investimenti di capitale. Inoltre possono usufruire di vantaggi economici immediati e dell’opportunità di esternalizzare il proprio portfolio di uffici.
Case History
– Office re-organization: l’ufficio del futuro
Le aziende affrontano il tema degli spazi lavorativi, in alcuni casi come scelta interna, in altri a seguito di un percorso imposto dai cambiamenti esogeni. Le ragioni sono diverse, le evoluzioni organizzative e culturali delle aziende, le nuove tecnologiche che permettono e favoriscono forme di lavoro nuove, e non ultima la leva motivazionale che vede lo spazio come valore in grado di attrarre talenti.
Le diverse ragioni hanno comunque un denominatore comune: l’individuo e la volontà delle aziende di considerarlo baricentrico nelle loro scelte, affinché l’ambiente lavorativo risponda sempre di più e meglio alle diverse esigenze di business, coniugando queste ultime a quelle personali e di benessere delle persone. Solo così il benessere dei lavoratori può incidere sulla produttività aziendale.
L’evoluzione degli spazi lavorativi segue un percorso simile in molte aziende: si parte dall’ufficio singolo assegnato per status e si arriva all’open space indifferenziato, ma tale percorso deve essere calato nella realtà aziendale, nella sua cultura e nel suo modello organizzativo. L’assunto è che non esiste l’ufficio ideale uguale per tutte le aziende. In questo percorso, l’evoluzione dello spazio lavorativo assume sempre meno una connotazione fisica per evolvere verso forme agili, flessibili e smart.
L’obiettivo finale di questa trasformazione sono spazi lavorativi che migliorano il benessere delle persone, le performance, la creatività stimolando nuove idee e nuovo business, tenendo conto che non necessariamente questi spazi devono essere all’interno dell’azienda.