Settore ufficio in crescita e in costante trasformazione
Tanta innovazione e un mercato che nel 2018 aumenta per il quarto anno consecutivo
Il mercato europeo dei mobili per ufficio ha raggiunto un valore complessivo di 8,5 miliardi di euro nel 2017. Tre anni di crescita consecutiva confermano ormai l’entrata in una nuova fase che si lascia alle spalle l’altalena di segni positivi e negativi che ha caratterizzato buona parte dell’ultimo decennio. Ciò è confermato anche dalle stime preliminari sul 2018, che dovrebbe chiudersi con un aumento complessivo del mercato intorno al 2%. Sono positivi i dati mensili di interscambio, così come il quadro macroeconomico delineato dall’OCSE e le previsioni sul settore delle costruzioni non-residenziali annunciate da Euroconstruct. Naturalmente la situazione rimane difforme a livello di singolo mercato. Le migliori performance del 2017 sono state registrate da Polonia, Spagna, Francia e Italia che hanno tenuto un passo superiore alla media degli altri paesi. Il mercato del Regno Unito è anch’esso in crescita pur mostrando una variazione negativa, in valuta Euro, esclusivamente per effetto del tasso di cambio. Mentre Belgio, Svizzera e Finlandia hanno mostrato un segno negativo.
Il commercio internazionale si conferma uno dei principali motori di crescita del settore con una bilancia commerciale positiva e un tasso di apertura medio (export/produzione) che è aumentato di ben 6 punti negli ultimi cinque anni raggiungendo il 40%. Le esportazioni verso il Nord America, con un valore di 231 milioni di Euro, costituiscono il 7% del totale e sono cresciute del 17% fra il 2012 e il 2017. Il Medio Oriente è tornato a crescere lievemente dopo la battuta di arresto di due anni fa, mentre il mercato asiatico, con il suo enorme potenziale, progredisce a un tasso medio annuo del 4%.
Secondo le recenti analisi effettuate da CSIL il settore sta mostrando dei trend decisi verso l’aumento del contenuto tecnologico dei prodotti e, soprattutto, verso l’ampliamento dell’offerta che sposta gli arredi ufficio su prodotti meno standardizzati e sempre più rivolti al contract e al residenziale. L’espansione dell’offerta dal lato delle sedute è impressionante, basti osservare i più recenti modelli “body responsive” che fanno leva su materiali altamente tecnici, ergonomia e design essenziale fino all’introduzione di prodotti lounge/attesa con cablaggi e acustica integrata che fanno della seduta uno dei segmenti a crescita più rapida e perno essenziale nel nuovo modo di arredare gli spazi lavorativi.
Riguardo le scrivanie l’attenzione è totalmente rivolta alle soluzioni regolabili in altezza (HAT) che sono arrivate a rappresentare oltre il 35% del mercato del vecchio continente. Praticamente la norma nei mercati scandinavi, i tavoli sit-stand hanno raggiunto una quota rilevante in Olanda e nei paesi di lingua tedesca, mentre rappresentano ancora una quota embrionale, ma in crescita esponenziale, in Italia e nell’area mediterranea. I modelli maggiormente diffusi per la scrivania standard (160 cm) sono quelli con la gamba a “T” considerata l’opzione che conferisce maggiore stabilità al prodotto. Le strutture a “L” sono utilizzate soprattutto per i tavoli di piccola dimensione (140 cm o inferiore), mentre le strutture a forma di “A” sono anch’esse presenti ma meno diffuse. Solitamente la regolazione con meccanismo elettrico (uno o due motori di sollevamento) rappresenta l’opzione più utilizzata, tuttavia, vi è anche una discreta presenza di tavoli a regolazione manuale (gas o gru).