Tendenze tecnologiche e design: Fjord indica la strada per il 2018
La ricerca condotta dalla società di Accenture evidenzia sette trend per l’anno in corso: scenari da trasformare in opportunità per un diverso approccio al design di prodotti e servizi
“Ogni trend individuato per il 2018 nasce da una ‘tensione’ fondamentale, un cambiamento, uno scontro o un bivio”. Ashley Benigno, responsabile in Italia di Fjord, società che all’interno di Accenture Interactive si occupa di service design e innovazione, non ha dubbi: l’anno in corso sarà teatro di importanti dualismi che apriranno il sipario a diversi scenari, da leggere, interpretare e trasformare in opportunità. Scenari che Accenture ha racchiuso nel report Fjord Trends che indica per il 2018 sette tendenze tecnologiche. L’analisi è il frutto di osservazioni dirette, ricerche e progetti realizzati nel mondo dagli oltre 1.000 designer di Fjord. Per la prima volta lo studio – giunto alla sua undicesima edizione – è stato redatto prendendo spunto anche da opinioni e analisi di 85 clienti di cinque diversi continenti. Il documento – secondo Fabio Sergio, responsabile design strategy Fjord per Europa, Africa, Medio Oriente e America Latina – “sarà fonte di ispirazione e provocazione” e “fornirà alle organizzazioni suggerimenti utili per prepararsi alle opportunità del prossimo futuro”.
1 Il mondo fisico al contrattacco
Il digitale è stato negli ultimi anni sotto i riflettori come protagonista della brand experience. L’enfasi oggi si sposta nuovamente sul mondo fisico e il digitale diventa veicolo invisibile di esperienze fisiche e sensoriali. È la rivoluzione o2o, online-to-offline. Specchio di questa tendenza sono già diverse realtà ‘digitali’ che cercano spazio nel ‘fisico’ con l’obiettivo di migliorare la propria offerta e l’esperienza per i clienti, come Airbnb, Amazon, Deliveroo e Alibaba che con il suo Tao Café è uno degli esempi più vividi di questo trend: un supermercato che sfrutta il riconoscimento facciale per autorizzare gli acquisti e svincola l’utente dai pagamenti in cassa. Il design, in questo contesto, giocherà sempre più un ruolo chiave e il ‘matrimonio’ fisico/digitale sarà sostenuto anche dall’aumento di soluzioni di Internet of Things che nel 2020, secondo le previsioni, vedrà 30,7 miliardi device connessi: nel 2015 erano 15,4 miliardi. Un’innovazione che richiede competenze specifiche e che spinge designer digitali e altri specialisti a lavorare insieme.
2 I computer ci guardano
I computer hanno gli occhi e hanno iniziato a interpretare le immagini anche senza il nostro aiuto: cellulari si sbloccano utilizzando il riconoscimento facciale, una tecnologia che Alibaba sta testando in 10.000 postazioni pilota di ritiro pacchi a Shanghai, mentre la start-up cinese Face++ ha sviluppato una soluzione analoga oggi utilizzata da molte app, tra le quali una per il trasferimento di denaro. Quelli appena elencati sono solo alcuni esempi della rivoluzione in atto, con diverse tecnologie in grado di leggere i nostri dati, per analizzarli e gestirli, senza bisogno di ulteriori input. Una rivoluzione che ha portato anche il dipartimento di ricerca della Disney a sperimentare la ‘computer vision’ per misurare le reazioni degli spettatori alla proiezione dei film. Cosa attenderci dal domani? Cosa sarà in grado di fare uno specchio dotato di fotocamere? Il futuro è da preparare pensando a una nuova generazione di servizi, con un diverso approccio ai dati e un nuovo design dei prodotti.
3 Guidare l’algoritmo
Le modalità di relazione tra brand e i consumatori stanno cambiando e al centro di questa trasformazione un ruolo chiave è giocato dalla rapida diffusione degli algoritmi e dei digital assistant a controllo vocale: strumenti che danno vita a un terzo spazio di marketing, che va oltre l’online e il negozio fisico. Le aziende devono conoscere i meccanismi alla base dei suggerimenti forniti e dei contenuti mostrati durante la navigazione, da governare attraverso strategie efficaci per non lasciare la loro gestione solo alle piattaforme digitali. Non perdere visibilità e clienti. È questo l’obiettivo che deve guidare tutte le organizzazioni e che è possibile raggiungere anche attraverso la creazione di servizi collaborativi e complementari. In questo nuovo ambiente è necessario adottare efficienti piani di marketing, senza dimenticare le preoccupazioni che i consumatori spesso associano a queste innovazioni e ai limiti operativi di questi strumenti, che possono essere hackerati.
4 Macchine alla ricerca di un ruolo
L’intelligenza artificiale è vista da molti come una minaccia per i posti di lavoro, ma se da un lato ci sarà una sostituzione di alcuni compiti, dall’altro ne nasceranno nuovi. L’importante è puntare alla collaborazione tra uomo e macchina iniziando sin da ora a progettare il cambiamento per capire in che modo le persone e le nuove tecnologie possano esprimersi al meglio operando insieme. In una recente ricerca, Accenture ha identificato diverse categorie di lavori in cui le persone completeranno i compiti svolti inizialmente dalle tecnologie cognitive, mentre uno studio condotto a Harvard ha evidenziato come l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificale abbinate all’esperienza dei medici permetta di arrivare a una maggiore accuratezza nelle diagnosi di cancro (99,5%). È necessario pensare in modo collaborativo, e non competitivo, all’interazione tra uomo e macchina, progettando soluzioni di design che facilitino questa collaborazione, puntando alla trasparenza degli algoritmi e mettendo il personale nelle condizioni di evolversi.
5 In trasparenza veritas
Fiducia. Ruota attorno a questo concetto il futuro del mondo digitale e delle aziende. Una fiducia che spesso manca. Alla base di questo vuoto risiede la difficoltà nel capire ciò che è autentico, nel comprendere l’origine di un’informazione e sapere chi vi ha messo mano per modificarla in tutto il suo percorso. Una possibile soluzione a questa ‘crisi’ può essere la blockchain, una tecnologia – già utilizzata nei servizi finanziari e in altri settori – attraverso la quale tutte le organizzazioni possono lavorare per garantire trasparenza e protezione dei dati. La creazione di servizi basati sulla blockchain permetterà di definire un nuovo modello concettuale di relazione tra brand e consumatori e i designer lavoreranno molto nel 2018 utilizzando questi sistemi. Sistemi di cui le aziende sono chiamate a leggere le potenzialità in un’ottica di apertura, collaborando anche con partner di fiducia per la loro implementazione.
6 L’economia dell’etica
Organizzazioni e imprese private sono chiamate a prendere posizioni su argomenti di natura politica e sociale. A chiederlo sono i consumatori che scelgono sempre più aziende delle quali condividono i valori. Un esempio recente è quello di Tim Cook, CEO di Apple, che ha sostenuto pubblicamente i matrimoni gay. Nel 2018 questo approccio ai temi di carattere pubblico sarà guidato dalle aspettative dei clienti e dei dipendenti su determinati fronti. Nessuna realtà, in uno scenario del genere, potrà permettersi di essere neutrale e per questo motivo è necessario agire con metodo, attraverso un’autovalutazione etica da realizzare in stretto contatto con il personale per definire i propositi e gli obiettivi della propria azione, da condividere anche con iniziative e partnership esterne.
7 Disegnare fuori dalle righe
Il potenziale della tecnologia emergente, insieme alla crescente domanda di prodotti da fornire e scalare velocemente, sta intaccando la creatività dei designer. Una creatività che viene limitata anche dall’impatto delle piattaforme mobile e social che spesso portano a un approccio al prodotto di tipo prescrittivo, determinando scarsa innovazione estetica e una progettazione troppo uniforme. In questo scenario, i designer sono chiamati ad aggiornare le loro competenze per creare prodotti e servizi digitali di valore, fondamentali per una differenziazione sul mercato. Il consiglio per le aziende è quello di offrire ai designer lo spazio per le loro capacità, da perfezionare ed esprimere in tutte le fasi di progettazione di un nuovo prodotto in un lavoro di squadra con il business e gli sviluppatori.