Smart office, valore per le persone e per le aziende
L’evoluzione degli spazi di lavoro verso lo Smart Office va oltre la semplice adozione di tecnologie avanzate di comunicazione e gestione degli spazi, per abbracciare una visione olistica che guarda al benessere delle persone, all’efficienza operativa e alla sostenibilità
In un contesto in cui le esigenze dei dipendenti e le responsabilità gestionali delle aziende si intersecano, lo Smart Office emerge come una soluzione in grado di ottimizzare qualità della vita lavorativa e gestione degli spazi, offrendo un ambiente che favorisce produttività, sicurezza e comfort.
Questo il punto di partenza della tavola rotonda organizzata da Officelayout, che ha coinvolto fornitori di tecnologie e sistem integrator che si sono confrontati su vantaggi e ostacoli che si incontrano nella realizzazione di uno smart office. Le domande poste hanno riguardato gli elementi imprescindibili per attivare uno Smart Office di valore per le persone e per le aziende; le problematicità nell’approcciare il mercato; il valore aggiunto di un dialogo aperto e continuo tra il mondo del progetto e quello dell’integrazione di sistemi, e i progressi fatti nell’evoluzione delle tecnologie e gli upgrade oggi possibili.
Dalla discussione è emerso che il successo di uno Smart Office risiede nella capacità di coniugare le aspettative degli utenti con le necessità operative dell’azienda, creando un equilibrio tra tecnologia e fruibilità degli spazi. È fondamentale, infatti, che le soluzioni adottate siano intuitive, flessibili e in grado di adattarsi alle diverse esigenze che caratterizzano il mondo del lavoro odierno. Tuttavia, nonostante le potenzialità offerte da tecnologie come l’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale e le piattaforme di collaborazione, la transizione verso ambienti di lavoro realmente smart è ancora spesso limitata da resistenze culturali e dalla mancanza di una progettazione organica.
La chiave per superare le sfide del mercato e ottenere risultati ottimali risiede dunque in un dialogo continuo e collaborativo tra tutti gli attori coinvolti: progettisti, produttori, integratori di sistemi e utenti finali. Solo attraverso un approccio integrato, che consideri le esigenze attuali e future, è possibile creare ambienti di lavoro che non solo rispondano alle necessità aziendali, ma che siano anche in grado di valorizzare le persone che vi lavorano, anticipando le tendenze del mercato e favorendo l’innovazione continua.
Gli interventi della tavola rotonda
Massimiliano Magri,
Co-owner, Coster Group
Le opportunità dello Smart building sono state chiarite da testi tecnici e normativi. La recente ISO 52120-1 che ha sostituito la UNI EN 15232-1 fornisce delle stime di risparmio energetico dovuto alle funzioni di automazione di edificio che partono da un 10% fino ad arrivare quasi al 50%. Queste stime sono verificate da innumerevoli casi applicativi sul mercato da svariati anni. Lo stato italiano ha recepito questa norma includendola nel decreto ministeriale “requisiti minimi” del 2015 imponendo la classe di automazione B per tutti gli edifici non residenziali nuovi o sottoposti a ristrutturazione di primo livello. Questo decreto sarà a breve rinnovato estendendo l’obbligo a tutti gli edifici non residenziali che devono subire una riqualificazione energetica.
Lo smart building trova anche una sua collocazione molto importante nella nuova direttiva europea EPBD la cosiddetta “case green” facendo in modo che sia considerata anche la norma ISO 52120-1 nell’attestato di prestazione energetica degli edifici (APE). Parrebbe quindi che nel prossimo futuro lo smart building sarà molto più adottato nel parco edilizio nazionale rispetto al passato.
Ci sono però delle questioni aperte ancora da risolvere affinché questo possa avere una reale attuazione in tempi brevi. Il primo problema è che tutta la filiera deve essere ben informata e formata sullo stato dell’arte del processo di implementazione dell’automazione degli edifici ai sensi delle vigenti e in alcuni casi anche cogenti normative tecniche. Questo significa che la cultura dello smart building deve essere ben presente fin dalla progettazione, alla fase di installazione, alla messa in servizio e a tutta la vita utile dell’edificio. Infatti nella filiera bisogna includere anche gli occupanti e la manutenzione, così come richiesto dalla direttiva case green. Infine è necessario che le istituzioni siano più attente nell’ascoltare gli enti normatori come UNI e CEI e le associazioni di settore come AICARR e ANIE che sono costantemente aggiornati sia sulle norme tecniche europee sia sulle tecnologie che il mercato può offrire in tempi brevi.
Alberto Banzola,
Sales Manager, Dea Security
Gli elementi imprescindibili per attivare uno smart office di valore rispondono alle necessità di comfort, praticità e risparmio energetico: un mix che trasforma un ambiente analogico (e spesso “scomodo”) in uno digitale, all’avanguardia con gli standard elevati che oggi le aziende ricercano per se e per i propri talenti.
Le problematicità che si incontrano nell’approcciare il mercato sono fondamentalmente due: la curva di opposizione di un processo nuovo in cui si vedono solo i lati positivi del passato e di ciò che realmente è conosciuto; la mancanza di informazione corretta, specie sull’utente finale, inteso come colui che dovrà vivere realmente l’ambiente Smart Office.
Un dialogo aperto e continuo tra il mondo del progetto e dell’integrazione di sistemi può portare a un miglioramento costante e continuo nella ricerca di soluzioni all’avanguardia dei contesti. Quello che spesso può sembrare un fuori standard può diventare invece uno standard vero e proprio e nasce proprio su carta. E questo fa la differenza anche nel ciclo di lavoro di un’azienda produttrice. Da sempre parliamo di sfide, o meglio di riempiamo la bocca di questo termine. La vera sfida è quella di anticipare quello che potrebbe diventare un trend di mercato.
Le tecnologie oggi si stanno aprendo a scenari nemmeno immaginabili pochi anni orsono. Quello che resta da validare è l’efficacia nel tempo. Spesso si ha la pessima abitudine di non testare a fondo quello che sembrerebbe essere il meglio possibile. Gli upgrade sono infiniti: la volontà comune dei vendor dev’essere quella di comunicare tra di loro per sviluppare sinergie e nuove soluzioni, innalzando l’eccellenza dei propri prodotti.
Fulvio dal Pio Luogo,
Head of Sales BtoB Channel, D-link
Per attivare uno smart office di valore, sotto il profilo del networking, è essenziale adottare strategie sinergiche che, da un lato, agevolino e semplifichino l’interazione dei lavoratori con gli strumenti aziendali e che, dall’altro, facilitino la gestione della rete da remoto per gli IT Manager.
Per perseguire un ideale di continuità tra Smart Office, Remote Office e Smart Working, oltre a prevedere una serie di politiche di accesso alla rete che favoriscano il naturale utilizzo delle risorse aziendali sia in locale che da remoto, diventa fondamentale per l’azienda disporre di strumenti di monitoraggio e gestione della rete centralizzati, che permettano di mantenere sotto controllo l’interno network e non solo gli apparati del singolo produttore.
Approcciando il mercato, si riscontra come la transizione verso il concetto di Smart Office sia ancora limitata e perseguita senza una progettazione organica degli elementi che lo caratterizzano, che spesso comporta risultati incompleti ed inefficienze. Inoltre, il networking all’interno di questi progetti è ancora troppo spesso percepito come una commodity e non come un elemento cardine d’orchestrazione tra le parti.
La chiave per una realizzazione di successo, oltre alla scelta di tecnologie che rispondano alle reali necessità aziendali senza farsi trascinare dai trend di mercato, è quella di adottare un approccio olistico volto a favorire il dialogo e la condivisione del know-how nelle rispettive aree di specializzazione da parte degli attori coinvolti. Il tutto deve essere pensato per rispondere alle esigenze attuali, ma con un occhio di riguardo ai possibili sviluppi e bisogni degli anni a venire. Un futuro che prevede evoluzioni tecnologiche che spaziano dal WiFi7 al Private 5G e registra una crescita esponenziale del mercato M2M, offre nuove opportunità per migliorare ulteriormente gli Smart Office in termini di performance, flessibilità e sicurezza
Andrea Giacobazzi,
Ceo &Founder,
Eter Biometric Technologies
Il controllo accessi è un elemento imprescindibile per lo Smart Building: consente l’accesso in sicurezza all’edificio, agli uffici e alle risorse condivise con massima flessibilità tutelando la sicurezza, garantendo comodità, riservatezza del know-how e delle risorse aziendali. Al fianco del suo ruolo primario si intercettano anche interessanti prospettive di integrazione con la Building Automation ai fini del risparmio energetico, come ad esempio l’attivazione della climatizzazione e degli scenari domotici per il comfort ambientale in funzione della presenza e dell’identificazione dell’utente. Questo solleva rilevanti aspetti organizzativi e di accettazione: l’utente è costantemente identificato, si conosce dove si trova e in caso di evacuazione ci si può accertare di eventuali presenze rimaste all’interno dell’edificio.
Una delle problematiche che si riscontrano nella proposta di queste soluzioni passa spesso attraverso l’installatore, non preparato, non in grado o privo del tempo necessario per proporle adeguatamente.
La tecnologia infatti quando viene presentata correttamente al cliente finale ottiene un ottimo gradimento, segno questo che, salvo da parte di alcuni system integrator preparati, il messaggio non viene veicolato correttamente.
Questo fa comprendere quanto il valore aggiunto di un dialogo aperto e continuo tra il mondo del progetto e dell’integrazione di sistemi sia notevole. Il dialogo con il mondo della progettazione consente di diffondere e proporre le nuove tecnologie per il controllo accessi e la sicurezza.
Questo solleva una seconda e forse più dolorosa problematica: la figura del progettista non è mediamente preparata sulle tecnologie della security o non le dedica il tempo necessario, limitandosi alla richiesta di aiuto per predisporre i capitolati. Sono poche le figure consulenziali specializzate in sicurezza che facciano reale scouting delle tecnologie, disegno e definizione del progetto dei sistemi di sicurezza in base alle esigenze dei clienti.
Ovviamente il cliente finale dovrebbe essere il primo a essere disposto a investire su queste figure, essendo disposto a remunerare coerentemente la loro professionalità.
La tecnologia è evoluta rapidamente ed è assolutamente pronta a soddisfare le molteplici richieste, talvolta anche molto articolate, del mercato moderno. Nuove credenziali di accesso, come QR Code, credenziali mobile NFC e BLE, biometria della mano e del volto, fanno auspicare che si possano superare le diffidenze ancora esistenti da parte degli organi normatori e statali, comprendendo che è possibile utilizzare questa tecnologia nel pieno rispetto delle esigenze della Privacy per aprire così definitivamente un mercato costantemente ai blocchi di partenza e da tempo in attesa del via.
Sergio Abbrugiati,
Country Demand Generation Leader, Notifier Honeywell
I punti di vista delle persone, che vivono l’ufficio, e quello dell’azienda, che ha l’onere gestionale della struttura, sono complementari e sono i cardini da cui derivano le caratteristiche che un sistema realmente smart deve avere, quindi: benessere e sicurezza, facilità di interazione con i sistemi presenti e ottimizzazione dei costi di gestione.
Come Honeywell abbiamo intrapreso da alcuni anni il settore dei servizi di ausilio alla manutenzione dei sistemi antincendio. I sistemi cloud CLSS possono connettere tutti i sistemi Honeywell Fire (Notifier, Esser, Xtralis) e diventano il punto di interazione e comunicazione tra il sistema di rivelazione incendi, il manutentore ed il conduttore dell’impianto e della struttura in cui si colloca. Tutto ciò permette oggi un notevole risparmio nei costi di manutenzione, una gestione smart della stessa e la tracciabilità delle operazioni fatte.
In questo scenario il partner che si sceglie può fare la differenza: la storicità del brand, il livello dei servizi di assistenza, la capillarità e la preparazione dei funzionari sono i nostri punti di forza ed è quanto un leader di mercato deve avere. Avere sempre e nei tempi giusti la risposta alle nostre esigenze è quanto un produttore di livello deve e può garantire.
Il valore del dialogo con il mondo della progettazione è fondamentale. Il livello tecnico raggiunto dai sistemi presenti sul mercato è alto e il progettista ha il compito di valutare quanto il mercato offre e discernere tutto ciò che è valido e importante da quanto lo è meno. I proprietari e utilizzatori hanno nel progettista chi ha le competenze per mettere insieme ciò che offre il mercato con quello che viene richiesto dalla proprietà.
Diego Gambarini,
Sales Director Italy, Mago
Gli elementi imprescindibili per attivare uno smart office sono velocità e semplicità di utilizzo e flessibilità degli spazi di lavoro che devono integrare whiteboard per digitalizzare i processi delle riunioni e coinvolgere le varie generazioni all’interno delle aziende. Deve permettere dunque di comunicare in sicurezza attraverso una whiteboard, su propri server on premises o su server di terze parti sicuri, con videochiamata inclusa (come i vecchi sistemi di videoconferenza H.323 legacy utilizzati in passato).
La fase progettuale è fondamentale per la scelta delle tecnologie innovative legate agli spazi di lavoro comuni che determineranno come si lavorerà nei medesimi. Diventa fondamentale intercettare gli stakeholder (progettisti , IT manager , marketing aziendale e chi utilizza gli spazi) per rendere le tecnologie più veloci, semplici, performanti, controllabili e sicure.
La tecnologia si sta orientando verso piattaforme di UCC, collaboration e digital signage integrate che coprono l’intero workflow aziendale, dalle chiamate dirette “one tap to join “ sullo schermo per chiamare Teams, Zoom, Meet, Webex e presentare e collaborare con un click. Una whiteboard sicura per la collaboration, con dashboard multifactor per il controllo l’aggiornamento delle sale meeting e dei monitor di digital signage e visione geografica delle medesime per alert in caso di guasto.
Emilio Geneselli,
Key Account and Marketing Manager, Sauter Italia
Sempre di più il mercato del Real Estate richiede soluzioni e servizi per garantire gli obiettivi ESG. L’edificio non sarà più un elemento passivo, ma un luogo di attrazione dove gli spazi e i servizi proposti potranno garantire lo svolgimento delle attività, professionali e non, all’interno di un ambiente confortevole. Gli impianti tecnologici dovranno essere quindi progettati per essere maggiormente flessibili e inseguire i bisogni del progetto e delle persone. L’edificio dovrà essere progettato per essere predisposto a una continua innovazione tecnologica.
Gli investimenti in ricerca e sviluppo del Gruppo Sauter sono rivolti nella creazione di prodotti e soluzioni finalizzati a garantire la massima flessibilità nell’ambito di un progetto di Building Automation, i nuovi prodotti lanciando sul mercato sono identificati come SMART (smart sensor, smart actuator), ovvero prodotti intelligenti che contengono soluzioni flessibili e personalizzabili nel tempo.
Altro tema di vitale importanza per le prossime soluzioni di Building Automation sarà la sicurezza informatica. Da tempo stiamo investendo in soluzioni capaci di garantire la massima sicurezza in temini di Cyber Security poiché anche i sistemi BMS e i componenti a esso connessi possono essere bersaglio di attacchi informatici e arrecare, quindi, un potenziale danno all’edificio e le persone che lo occupano.
Per impianti sempre più efficienti e green, le soluzioni di building automation devono essere capaci di gestire l’intero asset degli impianti tecnologici e dei servizi, di garantire un elevato comfort per le persone ed efficienza in termini di monitoraggio e riduzione dei consumi energetici. Con soluzioni di room automation, capaci di assicurare un’elevata interoperabilità tra i vari sistemi (clima, luci, oscuranti) integrati in un’unica soluzione al fine di rispondere alle normative vigenti, e servizi di gestione e analisi dei dati al fine di garantire il corretto processo di certificazione con i più diffusi protocolli di sostenibilità (Leed, Well, Bream, ecc).
Niccolò de Carlo,
CEO e co-founder, Sensoworks
Attivare uno smart office di valore richiede l’integrazione di tecnologie avanzate che promuovano la connettività, la flessibilità e la sicurezza. Una solida infrastruttura IT, sensori IoT per il monitoraggio degli spazi e sistemi di intelligenza artificiale per l’ottimizzazione delle risorse sono fondamentali. Inoltre, è essenziale creare un ambiente che favorisca il benessere dei dipendenti, con spazi ergonomici e soluzioni per il comfort termico e acustico.
Approcciare il mercato delle Smart Building Technologies presenta diverse sfide. Tra queste, la resistenza al cambiamento da parte dei dipendenti e dei manager, i costi iniziali di implementazione e la necessità di formare il personale all’uso delle nuove tecnologie. Inoltre, è fondamentale garantire la sicurezza dei dati, soprattutto in un contesto di crescente minaccia cyber.
Un dialogo continuo tra il mondo del progetto e quello dell’integrazione di sistemi è cruciale per il successo dello Smart Office. Questo approccio collaborativo ci consente di progettare soluzioni che siano non solo tecnicamente avanzate, ma anche in linea con le esigenze specifiche dell’azienda e dei suoi dipendenti. La sinergia tra questi due mondi favorisce l’innovazione e la personalizzazione delle soluzioni, aumentando il valore aggiunto per l’azienda.
Le tecnologie per lo Smart Office hanno fatto passi da gigante. Oggi è possibile sfruttare la realtà aumentata per migliorare la collaborazione a distanza, utilizzare l’AI per la gestione predittiva degli edifici e adottare sistemi di monitoraggio in tempo reale per l’uso efficiente degli spazi. Inoltre, l’integrazione di piattaforme cloud permette una gestione centralizzata e scalabile delle risorse aziendali, rendendo l’ufficio sempre più intelligente e adattabile. Mantenendo comunque la centralità delle persone, che restano determinanti all’interno dell’intero processo. La tecnologia deve essere pensata come uno strumento di supporto alle decisioni.
Le Smart Building Technologies rappresentano un’opportunità straordinaria per le aziende che desiderano innovare e migliorare il proprio ambiente di lavoro. Affrontare le sfide con un approccio collaborativo e sfruttare le tecnologie emergenti sono passi fondamentali per creare uffici che non solo soddisfano le esigenze aziendali ma che valorizzano anche le persone che vi lavorano.
Vito Fanelli,
Commercial Building Vertical Market Manager, Siemens
Quando parliamo di Smart Office siamo istintivamente portati a pensare alle soluzioni tecnologiche che rendono uno spazio o un edificio Smart. Tuttavia, proviamo a invertire il paradigma e a guardare a uno Smart Office dal punto di vista di chi quegli spazi li occupa, li frequenta occasionalmente o li vive tutti i giorni. Possiamo allora dire che uno spazio, un ambiente di lavoro, è effettivamente Smart quando induce nell’utente delle esperienze positive, in termini di sicurezza, comfort, fruibilità e crea le condizioni per migliorare la produttività e la soddisfazione di chi vi lavora.
Tradurre in elementi progettuali queste esigenze è forse la parte più complessa poiché vuol dire coniugare la progettazione degli spazi non solo con le finalità di utilizzo, ma anche con le modalità di gestione dei processi di produzione. L’uso consapevole e responsabile degli spazi, così come l’attenzione ai mutamenti sociali e alle diverse esigenze e sensibilità di chi li frequenterà, sono elementi imprescindibili di una progettazione attenta e condivisa con tutti gli stakeholder che concorrono alla definizione del progetto.
I fornitori di tecnologia possono supportarne la realizzazione favorendo l’integrazione fra tecnologie e servizi di operatori diversi come elemento per fornire soluzioni collaudate che soddisfino le aspettative del cliente. È in questo contesto che si inserisce la piattaforma Siemens Xcelerator, un vero e proprio acceleratore della trasformazione digitale che coniuga un portafoglio di hardware e software modulare, un ecosistema di partner tecnologici certificati e un marketplace.
Luca Tomasi, CEO e Co-founder, Tekni Post
Siamo partiti dalla necessità di definire cosa significa “smart office” per gli utenti che devono usufruirne. Si è evidenziato che non esiste una tecnologia ottimale per tutti, ed è veramente “smart” ciò che aiuta l’utente a vivere meglio il luogo di lavoro in funzione delle proprie esigenze e del proprio grado di cultura tecnologica. Gli interlocutori del mercato sono diversi (progettisti, produttori, installatori, manutentori, proprietari degli immobili, utenti finali) e ognuno ha priorità e finalità spesso non coincidenti se non addirittura in antitesi. Occorre quindi concentrarsi non sulle tecnologie da utilizzare ma sul processo che consente di ottenere i risultati di sintesi migliori considerando gli stakeholders e tutte le variabili in gioco sino esse hard e/o soft. Questo gioco di equilibri deve essere normato anche per il building come lo è già in ambito industriale. Questo potrà consentire di definire una roadmap che prenda in considerazione l’esigenza del risparmio energetico, del risparmio economico, la valorizzazione dell’immobile nel tempo, la flessibilità degli spazi, la continuità tecnologica, lo smart service, il comfort e il benessere psicologico degli utenti. In questo approccio olistico e per controllare e verificare l’applicazione della norma, si sente la necessità di una figura che costituisca una sintesi, una sorta di consulente dei lavori tecnologi dell’edificio sia per quanto riguarda gli edifici nuovi, sia per il revamping.
Ada Grappone, Head of technical innovation, Vinci Energies
L’ufficio di valore è uno spazio funzionale e attrattivo, che considera i bisogni degli utenti senza perdere di vista l’efficienza intesa come uso di risorse e produzione di CO2. Per ottenere ciò è fondamentale disporre di dati in forma e misura utile ma anche saperli correttamente interpretare e gestire, attraverso il coinvolgimento di personale specializzato. Questo approccio può aiutare a garantire livelli di servizio elevati, grazie all’esecuzione di attività predittive o attuative. Ad esempio, un servizio molto semplice a supporto dei team operativi, prevede l’integrazione con la stazione meteo locale per intercettare il verificarsi di eventi estremi: le squadre vengono attivate per una verifica preventiva atta a evitare l’intasamento dei pluviali o danni ai pannelli solari. Ci sono poi servizi più Smart, che attraverso l’interazione con il BMS consentono di regolare il sistema di ventilazione sulla base dei livelli di occupazione e di qualità dell’aria. In Vinci utilizziamo la tecnologia per creare servizi a valore e crediamo molto nella creazione di ecosistemi in cui ciascuno possa contribuire con conoscenza specifica, affidando poi ad una regia unica il governo dell’interoperabilità delle informazioni. I costi contenuti delle tecnologie IoT e l’Open Innovation stanno facilitando questo approccio per cui lato nostro lavoreremo per ampliare sempre più la rosa dei servizi che già oggi gestiamo, a beneficio sia dell’efficienza che della valorizzazione dell’immobile.
I protagonisti
della giornata
Coster Group dal 1967 offre sistemi per la gestione efficiente degli impianti di edificio: dai regolatori per la centrale termica fino ai Building Management System sviluppati “su misura”. L’approccio è da sempre volto a integrare le tecnologie e la gestione dell’edificio per garantire un ambiente abitativo efficiente e al tempo stesso salutare, senza mai sacrificare la semplicità d’uso dei sistemi.
Dea Security, attraverso tecnologie di rilevazione brevettate a livello internazionale, soddisfa i requisiti per la protezione di recinzioni, giardini, pavimentazioni esterne e interne. Integrata nei maggiori software Psim, Vms e Bms, Dea Security continua a cercare, anche attraverso la certificazione tramite laboratori esterni dei propri sistemi, soluzioni in linea con le crescenti necessità di sicurezza di qualsiasi struttura sia esso un sito aeroportuale, una banca, un’infrastruttura critica, uno smart office, un’industria o una residenza.
D-Link, con un’esperienza trentennale, implementa e supporta soluzioni di rete unificate che integrano funzionalità di commutazione, wireless, banda larga, storage, sorveglianza IP, gestione di rete basata su cloud e cablaggio strutturato. È leader mondiale nella connettività per la casa, le imprese e i service provider.
Eter Biometric Technologies, attiva da oltre dieci anni nel settore della produzione e distribuzione di sistemi di sicurezza elettronica, nasce con l’obiettivo di commercializzare, distribuire e integrare sistemi elettronici per la rilevazione e il riconoscimento di dati. Nel corso degli anni ha ampliato la propria esperienza e la propria gamma di prodotti negli altri settori della sicurezza elettronica, come controllo accessi, antintrusione, protezione perimetrale, sistemi antifurto a fibra ottica, videosorveglianza IP e analogica, rilevazione incendi, localizzazione satellitare e sicurezza informatica.
Il Gruppo Sauter opera nel campo delle soluzioni di automazione degli edifici e dei servizi. Le principali competenze comprendono l’impiantistica, integrazione di sistemi e gestione tecnica degli impianti, nonché prodotti per la regolazione e il controllo. Sauter Italia è presente con oltre 100 dipendenti e un fatturato di 30 milioni di euro. Nel 2020 è stata acquisita la società di Facility Management, Techne per offrire un valore aggiunto nel mercato del Real Estate e in tutti gli ambiti del terziario a partire dalle fasi di progettazione, sia per i nuovi edifici sia per la riqualificazione di quelli esistenti.
Notifier appartiene all’unità di business Honeywell Security & Fire del gruppo Honeywell. Le soluzioni offerte da Notifier comprendono prodotti e sistemi per la salvaguardia delle persone e la protezione dei beni. La proposta tecnologica spazia da apparati di rivelazione incendio ed evacuazione vocale a sistemi integrati di antintrusione, controllo accessi e videosorveglianza. Questi sottosistemi di sicurezza sono concentrati, gestiti e coordinati mediante piattaforme hardware e software scalabili.
Re Mago è un’azienda di sviluppo software, con sedi in Italia, UK e USA. È attiva nello sviluppo delle soluzioni per la collaborazione ibrida. Concepisce il futuro del lavoro ibrido come la possibilità di portare l’esperienza di un meeting in presenza in un meeting ibrido utilizzando la piattaforma UCC Mago attraverso la flessibilità di chiamata e avvio in sala delle sessioni di videoconferenza delle varie suite di collaboration semplicità e velocità nel presentare e collaborare attraverso il QR code a video e whiteboard integrata.
Sensoworks offre soluzioni IoT e AI per il monitoraggio e la gestione intelligente degli edifici, impegnandosi da sempre a creare ambienti di lavoro innovativi. Utilizza tecnologie avanzate per monitorare, prevedere e controllare dati complessi provenienti da diverse sorgenti in tempo reale.
Siemens in Italia è focalizzata su industria, infrastrutture e mobilità. È presente in modo capillare sul territorio con il quartier generale a Milano, filiali e presidi commerciali distribuiti in tutto il Paese. Ha centri di competenza su mobilità elettrica e soluzioni per le smart grid, software industriale, e gestione intelligente degli edifici oltre ad un Digital Enterprise EXperience Center (DEX).
Tekni Post è un System Integrator facente parte di Fornasier Holding, che fornisce materiali, servizi ingegneristici e installazioni di soluzioni personalizzate volte ai sistemi di automazione ed efficienza energetica degli edifici. Opera nel settore da oltre 40 anni. Oggi con quattro sedi copre tutto il territorio italiano.
VEBSI – Vinci Energies Building Solutions Italia è la società del gruppo Vinci dedicata alla gestione operativa del building. Con le sue tre anime, Manutenzioni, Lavori e Innovazione, ha l’obiettivo di offrire soluzioni e servizi che efficientino e valorizzino l’immobile. La nascita della linea di business Technical Innovation testimonia l’impegno di VEBSI nel voler innovare il mercato del Facility Management, usando la tecnologia come fattore abilitante per perseguire gli obiettivi di comfort, efficienza e performance ambientali.