Uffici ‘fluidi’ per la grande distribuzione
All’interno di un nuovo punto vendita di Rho, collocato in una struttura prefabbricata, lo studio Garibaldiarchitects ha realizzato spazi ufficio dinamici che valorizzano il lavoro dei team nel rispetto della privacy
Il concetto di “luogo di lavoro” si è trasformato, evoluto e adattato alle nuove esigenze, diventando spazio fluido e ibrido. Così avviene per la nuova sede della multinazionale italiana attiva nella grande distribuzione, per la quale il committente pensa a spazi dinamici in grado di valorizzare le aree aperte di lavoro in team, nel rispetto della privacy.
Il progetto affidato a Garibaldiarchitects, che già in passato aveva collaborato con il committente per la sede centralissima di Milano, aveva l’obiettivo di ripensare a un secondo polo che accogliesse sia gli uffici della proprietà che del team con cui lavora a stretto contatto.
Collocati al piano primo di una struttura prefabbricata, su una superficie di circa 1600 mq, gli spazi esemplificano l’idea di fluidità attraverso due macro aree. La prima, destinata ad accogliere le aree social e gli open space, è definita da linee curve e spazi circolari che generano percorsi, la cui dinamica inizia nella grande sala aperta di forma circolare ritmata da archi.
La seconda, destinata agli uffici singoli, è invece caratterizzata da linee oblique spezzate, che vanno a delineare la parte più privata destinata alla proprietà, insieme alle sale meeting, dove era stato richiesto un alto grado di performance acustica e riservatezza. L’area dedicata alla reception e alla lounge, funge da cerniera tra i due spazi, collaborative and private.
Una questione di stile
La diversità delle forme, date dalla linea spezzata e dalla linea curvilinea, delle due aree, è unita dalla cifra stilistica che da sempre contraddistingue gli ambienti progettati dallo studio Garibaldiarchitects: una sobria eleganza, che parte dalla scelta dei materiali, dei colori e degli arredi, che alternano pezzi di design, a parti su disegno.
“Lo stile che si è voluto dare è quello di un ambiente naturale, quasi zen con gli uffici immersi nella luce naturale e punteggiati da piante verdi – racconta l’architetto Alessia Garibaldi titolare di Garibaldiarchitects –. I colori e i materiali parlano il linguaggio della sostenibilità, partendo dal tatami colore corda, al legno di rovere naturale non trattato, con le boiserie che si estendono su ampie superfici lasciate volutamente minimali. Questo mood, che alterna legno e pareti bianche, è voluto per le zone degli uffici singoli e dedicato ad attività in cui è necessaria la concentrazione. Per le zone dedicate al lavoro in team, dove l’ambiente diventa anche stimolo alla collaborazione, qui le pareti, pensate come quinte scenografiche colorate, giocano sui contrasti del chiaro-scuro, alternando colori come il bianco assoluto al blu o al nero”.
La dualità del progetto, che alterna aree per il lavoro in team e spazi chiusi, si traduce non solo nelle forme, ma anche nei materiali e nella filosofia degli spazi.
“La necessità di far lavorare i diversi team in modo collaborativo, è una delle priorità che il progetto si è data nel modellare e riconfigurare così gli spazi – precisa Alessia Garibaldi –. Ricordiamo che la forma circolare è l’unica a mettere tutti in contatto visivo frontale senza avere punti di vista privilegiati. La grande sala circolare ad archi, a cui tutti possono accedere è simboleggiata da un albero al centro del grande tavolo hotdesking di rovere e illuminata da un disco luminoso che emerge dal total black ed esalta la natura immersiva dello spazio. Il cerchio viene ripreso anche nella zona kitchen dove il tavolo da pranzo tondo è protetto dalle pareti blu pavone e le dimensioni dell’area brack, accolgono anche aree di lavoro informale come i tavoli alti che guardano sul verde esterno”.
Tutta la zona d’ingresso è pensata come uno spazio avvolgente dove la parte lounge è curvilinea in blu di Prussia, lo sfondo della reception è una linea spezzata ricoperta dalla boiserie in rovere cannettato.
Il bancone della reception in vetro retro laccato tortora è pensato in modo scultoreo, ma accogliente con il piano lavoro ad altezza scrivania e con la parte frontale più bassa . Da questo punto si accede anche alla zona uffici, caratterizzata da porte in rovere a tutta altezza, muri bianchi minimali, alternati alle boiserie, la luce delle gole rende l’atmosfera quieta e rilassante, gli uffici e le sale riunioni di rappresentanza si affacciano sulla terrazza e il ballatoio perimetrale, facendo entrare moltissima luce, mentre si celano completamente verso il corridoio distributivo.
Il ruolo del verde
Tutto il progetto e scandito da piante integrate negli arredi per continuare a percepire il giusto equilibrio tra semplicità e complessità spaziale che stimola la curiosità e provoca risposte cognitive positive. Materiali naturali, come i legni, piante, ecc., insieme a colori, finiture e pattern contribuiscono a dare al progetto un’atmosfera dove il benessere di chi userà gli spazi è al centro del progetto.
Benessere, riduzione dello stress, assorbimento acustico, purificazione dell'aria, aumento della produttività del 15%, queste sono alcune delle conseguenze della presenza di verde negli ambienti di lavoro e sono state così inserite nel progetto.
Le recenti ricerche svolte da Marlon Nieuwenhuis, ricercatrice della Cardiff University in collaborazione con diverse istituzioni accademiche (University of Exeter, University of Groningen, nei Paesi Bassi, e University of Queensland, Australia) hanno esaminato per un periodo limitato l'efficienza e lo stato d'animo dei lavoratori in 3 uffici olandesi e 3 uffici londinesi con e senza verde negli ambienti di lavoro. I risultati hanno dimostrato che la qualità della vita lavorativa nei green office è migliore, rispetto a quella negli uffici minimalisti e vuoti.
È risaputo che la presenza di piante negli ambienti interni garantisce una qualità dell'aria migliore ma forse non tutti sanno che aiutano nel decision making e aumentano le capacità cognitive, migliorando la concentrazione. Sono infatti molecole come l'anidride carbonica e altri composti organici volatili rilasciati negli ambienti da materiali o sostanze solitamente impiegate negli uffici che abbassano la concentrazione e rallentano il pensiero.
Negli Anni 80 anche la NASA si era interessata all'argomento verificando e dimostrando come le piante siano in grado di purificare l'aria negli ambienti interni diminuendo del 40% il fenomeno del "sick building syndrome" e la conseguente assenza del lavoratore.
Agli ormai noti effetti rilassanti che aiutano a diminuire lo stress si aggiunge anche una proprietà fondamentale ossia la fonoassorbenza, se correttamente posizionate piante, giardini verticali, pareti verdi sono in grado di assorbire il suono e diminuire il riverbero, partecipando a migliorare ulteriormente l'ambiente di lavoro.
Quindi la presenza di piante sparse per l'ufficio, che si contrappone all'ideologia snella e minimale sulla quale sono stati progettati questi uffici, risulta un ottimo investimento per migliorare produttività e vita lavorativa.