Dalla fabbrica allo smart office
L’intervento di ristrutturazione della fabbrica nel verde di Olivetti ha valorizzato e riletto in tono contemporaneo valori di un progetto visionario concepito sessanta anni fa
Dall’incontro tra Adriano Olivetti, imprenditore illuminato, e Luigi Cosenza, architetto incaricato dello studio del Piano Regionale della Campania, nasce agli inizi degli Anni 50 uno degli stabilimenti industriali più belli del Paese. La fabbrica Olivetti a Pozzuoli rappresenta un raro esempio di armonia tra architettura industriale e un contesto di straordinaria importanza paesaggistica: il territorio flegreo, affacciato sul golfo di Napoli, lungo la via Domitiana.
L’impianto si articola in vari corpi di fabbrica caratterizzati da ampie vetrate, con una pianta a croce che richiama una “geometria primaria” integrata col progetto di verde ambientale del paesaggista Pietro Porcinai. Sono infatti elementi costitutivi del progetto originario: la centralità relazionale uomo/operaio, garantita dal continuo rapporto relazionale tra spazi interni ed esterni, e la sistemazione a verde come climatizzazione naturale per consentire il raffrescamento interno della fabbrica e creare una protezione lungo la via Domiziana.
Un’eredità da preservare e valorizzare
Il corpo C del Comprensorio ex Olivetti è stato recentemente oggetto di un intervento di ristrutturazione per la realizzazione dei nuovi uffici di una multinazionale operante nel settore energetico. La progettazione, affidata a WiP Architetti da un fondo immobiliare riservato a investitori istituzionali, gestito da DeA Capital Real Estate SGR, è stata affrontata con il rispetto del concept originario, ben sapendo di essere “ospiti” in un pezzo di storia dell’architettura e dell’imprenditoria illuminata: la fabbrica nel verde, o meglio ancora, la fabbrica-territorio
L’obiettivo dell’intervento di ristrutturazione – che ha interessato una superficie di circa 3600 mq situata al piano terra dell’edificio oltre a circa 125 mq di soppalco – è stato quello di mantenerne la vocazione industriale, sia nella scelta dei materiali che nella progettazione impiantistica. Un progetto in linea con le esigenze del cliente, che risponde a tutti gli standard qualitativi richiesti, perfettamente integrato e nel rispetto della qualità architettonica del complesso ex Olivetti.
Tra memoria storica e nuove esigenze di comfort
L’area oggetto di intervento è suddivisibile in tre macro-zone: l’ingresso, il corpo centrale consistente in piano terra con annessa porzione di soppalco, adibita a postazioni di lavoro e sale riunioni, e l’area posta perpendicolarmente al corpo centrale, dove trovano collocazione un’area operativa, sale riunioni, auditorium e locali tecnici.
Dopo una prima fase di strip out, la ristrutturazione ha mirato a garantire la massima flessibilità, con spazi a tutt’altezza caratterizzati da impianti a vista che diventano parte integrante dell’architettura industriale, rispettando la storia del sito.
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Particolare importanza è stata data alla luce naturale e al conseguente dialogo tra gli open-space e gli spazi verdi esterni, come era nella vocazione originaria del luogo. Di conseguenza, per non snaturare l’architettura del complesso, la sostituzione delle ampie finestrature, con affaccio sul mare e sul Vesuvio, è stata eseguita mantenendo le dimensioni e le originali tipologie di serramento con look industriale, nel rispetto dei vincoli posti dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli.
Nell’open space la ricerca del comfort ha avuto un ruolo di primo piano, con pareti verdi che valorizzano l’ambiente, purificano l’aria e riducono i rumori, favorendo concentrazione e produttività. A soffitto i pannelli acustici, che mascherano parzialmente gli impianti a vista, permettono di controllare fonoassorbimento e del riverbero e la riduzione dello stress.
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Il ruolo della luce
Il conseguimento di un armonico rapporto tra uomo e natura rappresenta l’unicità della fabbrica di Pozzuoli, pertanto anche il progetto illuminotecnico è stato concepito in modo da inserirsi rispettosamente nel contesto. L’illuminazione ha un ruolo fondamentale nella valorizzazione e fruizione degli spazi, quindi la fase progettuale ha richiesto una attenta pianificazione in grado di armonizzare: grande attenzione al risparmio energetico e comfort visivo.
È stata dunque studiata un’illuminazione differenziata a seconda della destinazione d’uso dello spazio, con livelli di illuminamento tali da soddisfare il comfort visivo richiesto.
La fusione di due elementi cardine, benessere del lavoratore e grandiosità della natura, si percepisce in tutto il complesso: l’intervento di ristrutturazione e di illuminazione hanno valorizzato e riletto in tono contemporaneo un patrimonio culturale visionariamente concepito e ottenuto già sessanta anni fa.
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WiP ARCHITETTI
WiP ARCHITETTI è una società di professionisti specializzata nella progettazione architettonica, urbanistica, ingegneristica e nella consulenza tecnica, che opera da 20 anni sul mercato in Italia e all’estero. Fondata a Milano nel 2000 da Federico Barbero, Nicola Di Troia e Marco Splendore, nel 2008 WiP accoglie nel gruppo Giuseppe Garbetta, responsabile dell’area TECNICA. La società, con una struttura di oltre 60 professionisti e un’estesa rete di collaboratori sul territorio nazionale, è suddivisa in tre macroaree di intervento – ARCHITECTURE, TECHNICAL e ENGINEERING – che possono agire singolarmente o nell’ambito di un progetto integrato grazie all’attività di Project Management.