L’ufficio glamour di We Are Town

La nuova casa del broker immobiliare milanese è una location esclusiva che unisce cultura e atmosfere domestiche per favorire il dialogo e la collaborazione

La comunicazione di marca come strumento per un posizionamento distintivo è stato uno dei pilastri su cui è nata We Are Town Real Estate, agenzia immobiliare che ha scelto di distinguersi sul mercato milanese per il modo di rivolgersi a clienti, agenti immobiliari e collaboratori. Passo fondamentale di questa strategia la definizione di un ambiente di lavoro che rompe con i rigidi schemi del passato.
Nasce con queste prerogative il progetto della nuova sede concepita come open space multifunzionale con una forte componente relazionale.
“Con la realizzazione dei nuovi uffici si è voluto lanciare un messaggio al mondo immobiliare: si può lavorare meglio in un ambiente dove l’energia, la cultura e la creatività predominano sulla routine del lavoro quotidiano” puntualizza Francesco Zanotti Cavazzoni, CEO di We Are Town. “Il classico concetto di ufficio operativo è stato superato connotando gli spazi con un’immagine glamour per creare un’atmosfera dal sapore domestico. La sede è la casa degli agenti immobiliari che devono poterla sfruttare per fare networking e invitare clienti anche per un aperitivo. Per cui ad esempio la reception è stata interpretata come un angolo bar con bancone e sgabelli. L’obiettivo era favorire il lavoro collaborativo e superare il vecchio concetto della scrivania fissa. Siamo convinti che il concept dei nuovi uffici porti un grande vantaggio in termini di creazione di una squadra affiatata che ha la possibilità di dialogare non solo di immobili, ma di tutto”.
Un ruolo chiave gioca l’arte, i nuovi uffici sono infatti la location di mostre e collettive di pittori moderni e contemporanei rappresentati dalla Galleria Verdesi per sperimentare una nuova formula espositiva dove la classica galleria d’arte lascia il posto a una location più riservata e intima.
“L’iniziativa portata avanti con Galleria Verdesi – conclude Zanotti Cavazzoni – vede da una parte l’arte come veicolo di divulgazione culturale, dall’altra la possibilità per We Are Town di sottolineare ulteriormente la volontà di portare nel mercato immobiliare una visione differente nel modo di operare come piattaforma di marketing e servizi ad alto valore per agenti e clienti”.

Luogo di relazioni oltre che luogo di lavoro

Situati in Corso Venezia a Milano, all’interno del prestigioso Palazzo Rasini progettato da Gio Ponti, gli spazi si sviluppano su una superficie di circa 200 mq. Un unico open space organizzato su diverse zone, come in una casa dove le atmosfere cambiano durante la giornata e in base a particolari eventi dell’anno.
“Quando un anno fa siamo stati coinvolti da We Are Town per la progettazione della sede dell’agenzia – raccontano i progettisti di SeT Architettura – abbiamo accolto come un’opportunità l’idea di immaginare uno spazio fuori dallo schema tradizionale tipico di un’agenzia immobiliare o di un ufficio.
La nuova sede è stata interpretata come luogo di relazione, oltre che come luogo di lavoro, con un approccio orientato alle persone e alla comunicazione. Un luogo capace di trasformarsi ed essere sia uno spazio operativo che spazio eventi. Tutte le scelte progettuali sono state dunque orientate a creare una sede che facesse di We Are Town un “marchio” riconoscibile anche nel luogo”.
La zona d’ingresso, più che una reception è stata disegnata come un angolo bar con un bancone dove poter offrire un caffè o un drink ai clienti o per momenti di relazione tra gli agenti davanti a un aperitivo. Di fronte al bancone si trova l’angolo lounge relax arredato come un soggiorno di casa con un grande divano e un camino di design che divide l’area conviviale dall’area operativa dove trovano posto 20 agenti immobiliari e collaboratori su grandi tavoli bianchi. Il camino è stato infatti disegnato con un ampio basamento dove ci si può sedere o si possono appoggiare riviste, oggetti di design o semplicemente una lampada. Nei suoi volumi crea uno schermo tra l’area relax e l’area operativa, ma senza definire una cesura netta tra i due ambiti per mantenere la massima fluidità degli spazi e delle relazioni.
Anche l’area operativa dedicata agli agenti e ai professionisti è stata volutamente mantenuta aperta, completamente, organizzata con alcuni grandi tavoli e senza postazioni predefinite affinché il singolo agente possa di volta in volta trovare il proprio spazio di lavoro, o di condivisione con gli altri colleghi o di incontro con altri professionisti.
Grazie a questa struttura aperta l’ufficio spesso si trasforma in location per eventi organizzati per i clienti e amici con la possibilità di accogliere fino a 100/120 persone grazie flessibilità dell’area operativa arredata con mobili modulari che all’occorrenza scompaiono per lasciar spazio agli ospiti.
Tutto l’ambiente è improntato sui colori neutri: dal bianco di tende e pareti, ai toni caldi del parquet, sino al tortora di divani e poltrone.
Il design dei controsoffitti e dell’illuminazione è stato incentrato sull’idea di avere degli elementi ordinatori dello spazio che costruissero un’immagine unitaria in tutto l’ambiente. Punto, Linea e Superficie come nella teoria di Kandinsky. Il Punto, primo fuoco di percezione dello spazio all’ingresso, costruito con il volume che a soffitto riprende le dimensioni e la forma del banco reception/bar. La Linea, definita dalla lunga plancia in cartongesso che corre da parte a parte dell’ufficio, dall’ingresso fino al fondo dell’open space, costellata da una serie di faretti in gesso. La Superficie, il largo soffitto con unica altezza al di sopra del salotto e dell’area operativa dove sono stati mantenuti, come una sorta di reperti, le grafiche del progetto originario di Gio Ponti.
“L’illuminazione – sottolineano i progettisti – accompagna il mutamento degli scenari che via via durante la giornata si possono venire a creare (lavoro, cena, party): applique a parete definiscono punti che danno luce ai quadri e agli oggetti esposti come in una galleria; lampade da terra forniscono una luce d’accento sul salotto, mentre i lampadari sottolineano zone particolari di riunione e lavoro in team”.
Anche la scelta del materiale da utilizzare per il pavimento è stata fatta nell’ottica di dare un’immagine unica e fluida allo spazio. Il parquet, in larghe doghe di rovere sbiancato, posate a correre, non cattura l’occhio ma crea uno sfondo a tutto quello che può avvenire, in modo dinamico, nell’organizzazione del layout e degli arredi durante la giornata di lavoro o nel corso di una serata particolare.


Studio SET Architettura – Studio di architettura e design d’interni fondato dall’architetto Renato Serra e dall’architetto Rolando Turchetto, entrambi provenienti dal Politecnico di Milano. È un team costituito da progettisti, designer e consulenti che sviluppa soluzioni progettuali che rispondono alle aspettative e ai bisogni dei clienti, siano essi privati o società che operano nell’ambito del contract e dell’ingegneria. Lo studio fornisce servizi di consulenza, dalla fase concettuale fino al coordinamento in fase di esecuzione, relativamente a progetti di scala e di tipo diverso, in ambito residenziale, alberghiero, commerciale e del design d’arredo. Grazie all’energia e al dinamismo del team, SeT Architettura ha potuto intraprendere la progettazione principalmente nel settore residenziale del lusso, con diverse realizzazioni su molteplici mercati, a partire da Italia, UK, Germania, Russia, Kazakistan e a spingersi fino in Medio Oriente e Singapore.

Paola Cecco

Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano, ha svolto attività progettuale presso studi professionali dove ha affrontato la progettazione di edifici residenziali e del terziario. Nel 2001 entra a far parte della redazione di Officelayout, la rivista per progettare, arredare e gestire lo spazio ufficio. Ambito nel quale si occupa delle tematiche relative all’illuminazione, alle nuove tecnologie e all'allestimento degli spazi di lavoro con focus sulla sostenibilità dei luoghi e sul benessere delle persone in azienda. Dal 2014 coordina le attività editoriali e i convegni sviluppati e promossi dalla testata Officelayout.

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

Soiel International, edita le riviste